
E' quanto previsto dal progetto sulle "buone pratiche" degli uffici giudiziari genovesi, presentato oggi dall' assessore regionale alla Formazione, Pippo Rossetti, dal procuratore generale della Procura di Genova, Vito Monetti, e da Virginia Sangiulo, presidente di sezione della corte d'appello di Genova.
Finanziata dall'amministrazione regionale attraverso il fondo sociale europeo, l'iniziativa prevede una spesa di 480 mila euro per "riorganizzare gli uffici giudiziari migliorando i processi interni di gestione delle pratiche e anche il rapporto con il cittadino, grazie all'utilizzo di nuove tecnologie, e di uno sportello virtuale che permetta un dialogo continuo con l'esterno e che può essere destinato anche alla richiesta ed al rilancio automatico delle certificazioni".
Come ha dichiarato l'assessore Rossetti, "il progetto è stato voluto dalla commissione europea per gli affari sociali e realizzato da molte altre regioni italiane".
"Oltre alla carta dei servizi - ha aggiunto - è prevista la costruzione di un bilancio sociale e la messa a sistema di metodi e strumenti per favorire la comunicazione sia istituzionale sia con la cittadinanza".
Sono coinvolti nel progetto la corte d'appello e la procura generale di Genova, per un totale di 45 magistrati e oltre 150 dipendenti amministrativi.
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