
La 'Carta di Pisa' potrà essere adottata con un atto del Sindaco o del Presidente della Provincia o della Regione, con una delibera di giunta o di consiglio, ma anche da un singolo consigliere su numerosi temi, come la trasparenza, il conflitto di interessi, il finanziamento dell'attività pubblica, le nomine in enti e società pubbliche, i rapporti con l'autorità giudiziaria e i rapporti con i mezzi di comunicazione, prevedendo tra l'altro anche sanzioni per un eventuale inadempimento, prevedendo nell'ordine il richiamo formale e la censura pubblica, fino alla revoca della nomina o del rapporto fiduciario.
Secondo i presentatori del codice, il testo "intende essere una risposta all'attuale situazione di corruzione dilagante, nonostante i 20 anni che ci separano dall'inizio di Mani Pulite".
IL COMMENTO
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