Cronaca

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Nessuna spesa pazza, ma se abbiamo sbagliato restituiremo i soldi”: il Pdl dopo le reticenze iniziali tira fuori scontrini e fatture. 649mila euro il costo del gruppo, di cui 392mila per il personale.

“Qui non è il Lazio”, dice il tesoriere del gruppo.

"Non c'è un euro che non è rendicontato con uno scontrino - spiega Luigi Morgillo - Dagli scontrini possono venire osservazioni sull'opportunità, ma non sulla legalità. Ogni euro è rendicontato e legittimato".


Sugli spazi televisivi: "Ogni singolo consigliere ha una quota che può utilizzare come meglio crede. Qualcuno nel ponente ha optato per promuovere la sua attività con spazi televisivi o sui giornali. Si tratta di spazi autogestiti a cura del gruppo regionale del Pdl".

Spulciando i conti a farla da padrone sono soprattutto le spese di cancelleria, le pubblicazioni e la ristorazione. Ventunomila euro per convegni, bar e ristoranti. Tutto legale - dice Morgillo - nonostante le centinata di scontrini per caffè e brioches…

Tra le ricevute, anche quelle per cene (tutte politiche, precisano i consiglieri) e le terme. “Ci sono finite per errore”, dicono gli interessati.

Dalla commissione rendiconti stop al rimborso delle fatture per un affitto: una stanza usata dal capogruppo all’interno della sede Pdl di Cairo Montenotte.

"C'è un caso solo di un contratto con tanto di marca da bollo. Perchè il nostro capogruppo fa attività politica lì, ma non sappiamo perchè ci è stato contestato".