Genova 'capitale' dei cantautori, dove da una poesia di Fabrizio De Andrè scritta a un amico su un tovagliolo di un bar, dopo una notte di follie e bevute, può nascere un inedito come 'Le onde del sonno' dell'ex New Trolls Vittorio De Scalzi. E' la magia che corre per i vicoli e per i palazzi del centro storico, dove è nata la 'scuola genovese' spiegata oggi dallo stesso De Scalzi durante un inedito tour promozionale dei luoghi simbolo per la storia della canzone d'autore. "Genova era ed è la città dei cantautori - ha sottolineato De Scalzi -, una splendida eredità ma anche una grande responsabilità. C'è una schiera di nuovi cantautori genovesi bravissimi, c'è un sottobosco che continua ad andare avanti, quando vai nei 'caruggi' ed entri nei locali c'è sempre qualcuno che suona".
Non è un caso che il Comune abbia deciso di puntare su questi angoli suggestivi per costruire un viaggio che ripercorre la vita di alcuni tra i più grandi 'chansonniers' dell'ultimo secolo: dal bar 'Berto' in piazza delle Erbe, dove un giovanissimo Fabrizio De André giocava a carte con gli amici, a vico Carabaghe, o meglio 'cala braghe', ex zona d'appuntamenti nel cuore dei vicoli, dove Gino Paoli trovò l'ispirazione per il soffitto viola de 'Il cielo in una stanza'. Ancora: dal 'mistero' della casa del poeta Riccardo Mannerini, con cui Faber scrisse alcuni testi (oltre ad abitare assieme e per vari mesi in Stradone Sant'Agostino), che ancora non è stata individuata con precisione dagli esperti, alla panchina di via Cecchi sulla quale, da giovani, De Scalzi, i fratelli Reverberi, Bruno Lauzi e Umberto Bindi trascorrevano le serate scambiandosi idee musicali; dalle friggitorie nel centro storico de 'A Cimma', canzone interamente in dialetto genovese di Faber dedicata al piatto tipico, al panificio 'Il Punto' in via Sottoripa dove uno scatto degli anni '60 immortalò Fabrizio insieme al figlio Cristiano; fino allo splendido borgo marinaro di Boccadasse, dove si trova ancora oggi la soffitta vicino al mare di 'C'era una volta una gatta'. Senza dimenticare 'Via del Campo', meta fissa per il giovane De André che passava da lì per recarsi al negozio di dischi 'Salvarani Mario', all'epoca uno dei primi a mettere in vetrina i dischi di rock targato Usa e quelli di Brassens. "Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior..." ricorda la targa commemorativa collocata proprio in piazza del Campo nel 2001.
cultura
Genova 'capitale' dei cantautori si rilancia con un tour promozionale
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