cronaca

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Si rompe il muro del silenzio sul misterioso carico della nave salpata nella notte tra lunedì e martedì da una banchina dell'arsenale militare della Spezia. Si tratta di circa sessanta chilogrammi di combustibile nucleare non irraggiato, per destinazione di uso civile.

Il carico sarebbe partito da Roma, su richiesta del ministero degli Interni, per raggiungere poi la base militare dell'estremo levante ligure, dove la Marina Militare ha dato la disponibilità per l'operazione di appoggio.

Il combustibile sarebbe derivante da centrali nucleari dismesse, ed è destinato all'estero.

Le operazioni di entrata dei camion in arsenale attraverso Porta Marola, era stata nottetempo osservata da numerosi cittadini che l'avevano segnalata ad alcuni organi di informazione. Il fatto che fossero presenti le forze dell'ordine, i vigili del fuoco e che le operazioni fossero seguite da uomini che indossavano scafandri e tute speciali aveva provocato non poche preoccupazioni tra la cittadinanza.

Resta la perplessità sul silenzio assoluto che ha avvolto l'intera operazione. In un momento in cui La Spezia è al centro dell'attenzione nazionale in relazione all'emergenza ambientale, a seguito dei nuovi controlli sul territorio disposti dal ministero dell'Ambiente, una maggiore trasparenza ed informazione da parte della Prefettura e degli altri organi preposti sarebbe stata certamente più opportuna.