cronaca

58 secondi di lettura
"Siamo in mano alla mafia senegalese".

Questa la denuncia dei residenti di via Prè, in particolar modo dal portavoce dell'Osservatorio Prè-Gramsci, Giuseppe Fanfani, a Primocanale.
Poco prima delle otto di questa mattina, gli agenti hanno notato un individuo sospetto uscire da uno stabile di Salita San Paolo, si tratta di un cittadino senegalese di 40 anni, titolare di un permesso di soggiorno in corso di rinnovo. L'uomo è stato fermato e da lì hanno identificato un secondo 30enne senegalese privo di permesso di soggiorno.
Nel disordine generale dell’abitazione, che appariva come una sorta di dormitorio, gli agenti hanno scoperto una macchina da cucire professionale, ancora collegata alla corrente elettrica tramite una serie di prolunghe e attrezzatura da sartoria, quali rocchetti, forbici e altri accessori. Dopo la perquisizione hanno trovato una seconda macchina da cucire, una trentina di capi d’abbigliamento già confezionati e circa 2.000 tra etichette, borchie e bottoni.

"Noi residenti - commenta Fanfani - lo sapevamo e lo avevamo detto, alcuni mesi fa, proprio a Primocanale. Le cose stanno andando meglio grazie a una stretta collaborazione con le forze dell'ordine, ma dobbiamo lottare ancora".