cronaca

54 secondi di lettura
Garantire gli ammortizzatori sociali a tutte le imprese dell'indotto di Tirreno Power sotto i 15 dipendenti e verificare col ministero la possibilità di far ripartire la centrale al più presto. Inoltre, valutare col ministero la possibilità di indurre l'azienda a concedere la cassa integrazione straordinaria e dopo la ripartenza un tavolo urgente per far il punto su tutti i contratti dell'indotto e le prospettive per i lavoratori.

Sono questi i punti i punti fermi emersi dall'assemblea dei lavoratori dell'indotto di Tirreno Power a Vado Ligure dove hanno partecipato in segno di solidarietà anche i dipendenti di altre aziende come la Schneider di Cairo Montenotte e la Piaggio di Finale Ligure. Presente anche una delegazione della centrale di Tirreno Power di Torre Sud di Civitavecchia. Il prossimo passaggio sarà un incontro con la Regione all'Unione Industriali di Savona il 3 aprile per verificare le consistenze economiche da mettere in atto per una cassa in deroga per l'indotto. Il giorno dopo è fissata una nuova assemblea dei lavoratori presso la società di mutuo soccorso nella Valle di Vado.