Fiera di Genova, Armella: "Giusta restituzione alla città"
1 minuto e 23 secondi di lettura
''E' giusto riconsegnare alla città una parte della Fiera di Genova per nuove funzioni, nuove occasioni di lavoro e spazi, speriamo che siano coerenti con il quartiere fieristico, con lo sviluppo della darsena nautica''. Così la presidente della Fiera di Genova Sara Armella in consiglio comunale commenta l'approvazione della delibera sulla riconversione urbanistica di alcune aree della Fiera di Genova. ''I soldi dell'operazione non andranno alla Fiera di Genova, vanno direttamente alla Bnl per estinguere il debito contratto per la realizzazione del padiglione B che è di proprietà esclusiva del Comune di Genova - sottolinea Armella - La valutazione dell'area di 18,6 milioni, delle sue potenzialità edificatorie, è stata fatta da una società che si chiama Avalon giurata da un perito presso il Tribunale di Genova, il mix di funzioni che è stato concepito corrisponde al valore pari al debito da restituire''.
La Spim, società per la gestione del patrimonio pubblico, al 100% del Comune "ha costituito una società ad hoc per la gestione delle nuove aree - spiega Armella - Spim acquisirà le aree tramite una società partecipata ele cui quote saranno messe a gara, Spim rimarrà nell'azionariato, quindi il Comune avrà sempre un controllo sulle operazioni che si realizzeranno". Per essere rilanciato il Palasport necessiterebbe di investimenti per almeno 10 milioni di euro. E' prevista la riconversione urbanistica delle aree fieristiche non più funzionali alla Fiera di Genova, quindi il Palasport e il padiglione C, la Palazzina Uffici, ''il ridimensionamento degli spazi fieristici è in linea con il mercato - evidenzia Armella - Mi auguro si possa creare una cittadella dello sport di livello nazionale''.
IL COMMENTO
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana
“Ti ricordi Bilancia?”. Il killer incastrato con una tazzina di caffè e una sigaretta