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Apertura del leader del Pd Matteo Renzi, e del vertice del partito, al Movimento 5 Stelle.

"Siamo d'accordo nell'incontrarci di nuovo - scrivono i Dem - e vi diamo la disponibilità per le giornate di giovedì o venerdì. Va bene presso la Camera, va bene in streaming, fateci sapere. La legge elettorale per noi va approvata il prima possibile - dicono, dettando l'agenda - a ragionevolmente, prima dell'entrata in vigore della riforma costituzionale. Dovendo azzardare dei tempi potremmo dire che entro il 2014 si approva definitivamente la legge elettorale. La vostra posizione sull'immunità - dicono i Dem ai Cinquestelle - è molto seria. Siamo pronti a discuterne, anche con gli altri partiti. Come sapete noi non guardiamo in faccia a nessuno e abbiamo votato per l'arresto anche di nostri colleghi. Ci pare che l'unico punto di discussione sul Senato verta sul fatto che la vostra richiesta è di scegliere i 74 consiglieri regionali che siederanno anche in Senato con l'elezione di primo livello anziché con l'elezione di secondo livello".

"Scrivete che siete disponibili a un ballottaggio e ci pare che questo argomento sia molto importante. Voi volete assicurare un premio che arrivi al massimo al 52%. Nell'Italicum il massimo è al 55%. Nella legge elettorale dei sindaci è il 60%". Così il Pd risponde a M5S sottolineando che al di là di differenze di soglie "il punto fondamentale è il principio: accettate il fatto che ci sia un vincitore, accettate l'esistenza di un premio di maggioranza".

La replica del Movimento 5 Stelle arriva tramite "tweet" di Luigi Di Maio: "Domani riceveranno una risposta"