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Ambientalisti: "Atti legittimi, anziché scudi farlocchi”
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Il governo Renzi ha impugnato presso la Corte Costituzionale la legge della Regione Liguria n. 24, la cosiddetta “legge salva-calendario venatorio". Per esercitare la caccia occorre sempre un atto amministrativo quale il calendario venatorio regionale, valido e vigente in base ai principi fissati dalle norme statali. Non può essere esercitata la caccia, dunque, quando il calendario venatorio è sospeso inn tutto o in parte dalla magistratura amministrativa.

Il testo regionale impugnato stabilisce il principio che la stagione venatoria può proseguire comunque, anche quando la magistratura amministrativa dispone sospensioni parziali o totali del calendario venatorio regionale, nel corso di cause instaurate davanti al Tar.

"L'unico modo per regolamentare seriamente la caccia in Liguria è produrre atti legittimi, anziché creare scudi farlocchi”, dichiarano le sezioni liguri delle associazioni ambientaliste firmatarie dell'esposto al Governo che ha dato il via agli ultimi sviluppi.

Francesco Bruzzone, consigliere regionale della Lega Nord e promotore della legge impugnata dal Governo, non ci sta e critica la decisione dell’Esecutivo. "Con tutti i problemi che ci sono in Italia, è fortunato Matteo Renzi, che trova il tempo per occuparsi di queste cose. Vedremo la decisione finale della Corte Costituzionale. Nel frattempo la legge rimane in vigore. Chi esulta per queste cose, esulta per ben poco".