politica

Il premier incontra gli industriali
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Matteo Renzi è a Brescia. Il premier è arrivatp all'assemblea degli industriali nello stabilimento della Palazzoli. Mentre faceva il suo ingresso a distanza si sentivano fischi e contestazioni dei lavoratori che protestano contro il Jobs Act. I giornalisti sono lontani dal premier, accolto dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.

Tensione al corteo dei centri sociali a Brescia per l'arrivo di Renzi. Un gruppo di manifestanti ha deviato il percorso tentando di avvicinarsi il più possibile alla Palazzoli, l'azienda che ospita l'assemblea degli industriali dove è presente anche il premier. Un gruppo di manifestanti ha provato a sfondare il cordone di polizia e gli agenti hanno respinto i manifestanti.

LA CONTESTAZIONE - A Brescia era già in corso la manifestazione di protesta contro il presidente del Consiglio organizzata da centri sociali, Cobas e movimenti studenteschi. 300 persone si sono ritrovate all'esterno della fermata della metropolitana Casazza, a pochi chilometri dalla Palazzoli Srl, l'azienda dove si svolge l'assemblea dell'AIB. Fuori dall'azienda invece si è riunita la Fiom di Brescia per un'assemblea contro le politiche sul lavoro del Governo. Il corteo ha cercato di aggirare il blocco della polizia in assetto antisommossa e, per impedire l'avvicinamento dei manifestanti, ci sono stati scontri piuttosto duri: poco dopo c'è anche un secondo tentativo, compiuto da un gruppo per la maggior parte composto da appartenenti all'unico centro sociale cittadino, di avvicinare il presidente Matteo Renzi. Anche in questo caso la carica della Polizia ha sedato il tentativo ma, con la collaborazione della Fiom di Brescia, continua la manifestazione fuori dalla sede della Palazzoli.

RECESSIONE -
 "Nel 2015, la variazione del Pil tornerà debolmente positiva (+0,5%), chiudendo la lunga recessione del triennio precedente". Lo rileva l'Istat, spiegando che tecnicamente si conclude una fase, ma, avverte, si tratterà di un'uscita "graduale". Secondo l'Istat, inoltre, dopo tre anni di riduzione, nel 2014 la spesa delle famiglie segnerà un aumento dello 0,3%, in parte grazie all'effetto di una riduzione della propensione al risparmio.