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Sprint positivo in Borsa e spunta l'ipotesi Bonomi
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“L'unico obiettivo di tutti deve essere quello di restituire alla Liguria una banca forte, capace di essere vicina alle imprese ed ai lavoratori”. È questo l’appello che lanciano in un comunicato congiunto i Segretari Generali di Cgil Liguria e della Camera del Lavoro di Genova, Federico Vesigna e Ivano Bosco, e i Segretari Generali di Fisac Cgil Liguria e Genova, Sergio Lorenzo Bonanini e Maria Caterina Solimano.“La Liguria non può fare a meno di una banca che mantenga un rapporto forte con il territorio imponendosi come punto di riferimento per il sistema economico locale”, ribadiscono i leader sindacali.

Ciò che più preoccupa i sindacati è il rischio di un’acquisizione della banca da parte di soggetti che ne snaturerebbero l’origine locale. “L'aumento di capitale già deliberato dal CdA e garantito da Mediobanca fino a 650 milioni di euro non potrà essere sottoscritto da tutti gli attuali azionisti, cosa che potrebbe esporre la banca al rischio di una sua acquisizione da parte di soggetti interessati solo a operazioni finanziarie e speculative, o da parte di Gruppi con strutture direzionali al di fuori della Regione, fatalmente poco attenti al sostegno dell'economia ligure”. Da qui la richiesta dei sindacati alle istituzioni di assumere “come priorità il tema del rilancio della Carige”.

IN BORSA - Seduta positiva per Carige in Piazza Affari. Il titolo della Banca, tartassato dopo gli stress-test della Bce, ha messo a segno un rialzo del 3,29% a 0,06 euro, che lo mantengono comunque al di sotto del 62% da inizio anno. Secondo indiscrezioni di stampa il finanziere Andrea Bonomi, fallito il colpo su Bpm, potrebbe ora puntare a diventare azionista di maggioranza di Carige, il cui Ad è lo stesso Piero Montani che guidava Bpm quando Bonomi ne era presidente del consiglio di gestione.