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"Non e' questione di aspettare me o Godot io so cercando di porre la questione in tutte le direzioni al mio partito ovviamente nella speranza di tornare ad avere quello che una volta si chiamava ulivo". E' quanto ah detto Pippo Civati alla vigilia di una manifestazione elettorale stasera a Genova con Nichi Vendola e il candidato alla primarie del Pd per la presidenza della Regione Sergio Cofferati commentando le parole del segretario di Sel. 

 
"Questa battuta Vendola poteva risparmiarsela perche' mi sembra sia chiaro quello che sto dicendo e quello che sto facendo", ha osservato Civati. "Noi abbiamo sempre detto che ognuno pone la questione per ricostruire il centrosinistra che e' quello che facciamo stasera. Capisco l'esigenza di Sel di tornare ad avere un protagonismo maggior e in uno spazio che e' molto largo e che e' quello a sinistra del Pd, ma non e' questione di aspettare me"

 
La questione della candidatura di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica e' un "esempio" di risposte a proposte concrete. "L'interrogativo di Prodi non è malizioso ma costruttivo e il segretario del Pd ci dirà perche' sì o perchè no cosi' vale per mille proposte che abbiamo avanzato e che stiamo costruendo".

"Il Pd e il centrosinistra possono vincere in Liguria senza fare mutazioni o trasformazioni rispetto al loro profilo e al loro progetto". Ha detto Pippo Civati alla vigilia della manifestazione a sostegno di Sergio Cofferati nelle primarie per il governatore della regione, nelle quali è contrapposto in particolare a Raffaella Paita, burlandiana e assessore alle Infrastrutture. "In qualche modo la Liguria aveva precorso le soluzione nazionali con l'Udc e una certa convergenza verso il centro. Ora mi sembra si sia passati ad una fase ulteriore che francamente mi piace ancora meno", ha osservato Civati.
 
"Se il centrosinistra e' quello io sto bene e non vado da nessun parte e anzi mi appassiona. Ma se il centrosinistra cambia, si scopre non solo a sinistra ma anche rispetto a ambientalismo o alcuni principi che riguardano il mondo del lavoro non fa per me". "Non e' una scelta personalistica o di corrente", ha osservato l'esponente del Pd, sottolineando di non fare "calcoli" ma di porre un problema politico "gigantesco". "Non e' un correntina o una correntona. E' un problema che riguarda gli elettori", ha concluso.