politica

Dopo il tweet del presidente Dem scoppia la polemica
2 minuti e 26 secondi di lettura
All'indomani della condanna dell'Italia da parte della Corte Europea per i fatti della scuola Diaz durante il G8 di Genova nel 2001, scoppia la polemica in casa Pd. Su Twitter, il presidente Democratico Matteo Orfini attacca a muso duro l'allora capo della Polizia, Gianni De Gennaro.

"Lo dissi quando fu nominato e lo ripeto oggi dopo la sentenza. Trovo vergognoso che De Gennaro sia presidente di Finmeccanica", scrive Orfini sul proprio account. Immediata la risposta di Sel: "Siamo - dice il coordinatore nazionale Nicola Fratoianni - talmente convinti che sia una vergogna che Gianni De Gennaro sia stato nominato da Renzi al vertice di Finmeccanica, da permetterci di chiedere a Matteo Orfini, presidente del Pd, di fare qualcosa di più che un semplice tweet: chieda al Presidente del Consiglio (che è anche segretario del Pd) di risolvere il problema sollevato, faccia in modo che il partito da lui presieduto e il suo governo chiudano una vicenda che non ha giustificazioni. Altrimenti sono solo parole in libertà”.

Dello stesso avviso Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea: "Orfini punta il dito contro De Gennaro? Benissimo, finalmente siamo d'accordo! Per noi di Rifondazione l'ex capo della polizia non avrebbe dovuto avere più nessun ruolo pubblico dopo la vergognosa mattanza di Genova e anzi avrebbe dovuto rispondere di quella macelleria messicana. Ora il Pd, invece che fare due parti in commedia, licenzi De Gennaro", afferma Ferrero, che ricorda. "a Genova noi c'eravamo ed eravamo tra quelli che prendevano le botte, come e con Arnaldo Cestaro, che ha fatto condannare l'Italia dalla Corte di Strasburgo per il massacro della Diaz”.

Si schiera invece con la Polizia Claudio Scajola, ministro dell'Interno all'epoca dei fatti. "Assolutamente non mi sento responsabile politico di quanto avvenuto alla Diaz nel 2001", dice ai microfoni de ilfattoquotidiano.it. "Genova è stato un terribile esempio di scontro fra dimostranti e dimostranti che erano venuti per mettere a ferro e fuoco Genova. E dove ci sono state delle colpevoli azioni di alcuni singoli membri della forza di polizia".

Daniela Santanché chiede invece di non strumentalizzare la sentenza. "Le forze dell'ordine non meritano un nuovo processo mediatico ingeneroso a quasi 14 anni dai fatti di Genova. Non si può demonizzare chi ogni giorno mette a rischio la propria vita, lavorando in condizioni spesso precarie e con stipendi ridotti all'osso. La sinistra ideologica non strumentalizzi la condanna della Corte europea dei diritti dell'uomo: tutti ricordano di cosa furono capaci alcuni suoi illustri protagonisti durante quei giorni", conclude la deputata di Forza Italia.

E Matteo Renzi cosa dice? "Quello che dobbiamo dire lo dobbiamo dire in Parlamento con il reato di tortura. Questa è la risposta di chi rappresenta un paese". Così Matteo Renzi, su twitter, risponde a Luca Casarini che attacca sul silenzio per la condanna dell'Italia per le torture alla Diaz.