
Ne ha parlato a Primocanale il dottor Gianni Testino, coordinatore del Centro Alcologico della Regione Liguria. "E' stato detto in questi anni che le sacche di consumo eccessivo e illegale si concentravano nell'entroterra" - spiega Testino - "in correlazione ai disagi maggiormente presenti in quelle zone. In realtà questo è vero solo in parte, perchè si consuma molto anche nelle Riviere e a Genova, nelle zone cosiddette "in", frequentate cioè da ragazzi che hanno ricevuto un'educazione medio-elevata. Uno dei fattori più importanti che spingono al consumo di alcool è la forte pressione mediatico-pubblicitaria: si è notato che c'è una diretta correlazione tra il numero di ore che i ragazzi passano davanti alla televisione e ai social network e il consumo di bevande alcoliche."
La Liguria è al primo posto assoluto anche su un altro fronte, quello del consumo fuori pasto. "Il 56% delle donne liguri consuma alcool (contro una media nazionale del 51%, ndr) ma in una percentuale molto elevata anche fuori pasto (20% contro il 16% nazionale, ndr). E' un dato importante perchè ha una precisa correlazione con i danni fisici, e in particolare con i danni al tessuto mammario", dice il dottore. " Infatti, quando consumiamo alcool fuori pasto registriamo nel sangue picchi di etanolo molto elevati, che corrispondono a picchi di estrogeni altrettanto elevati. Ciò può creare dei danni, in termini di tumori benigni e maligni, all'interno della mammella. E questa è un'informazione che spesso le nostre donne, e soprattutto le nostre adolescenti, non conoscono."
IL COMMENTO
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