Sergio Cofferati è tornato in un'affollata conferenza stampa in cui l'europarlamentare ex Pd ha attaccato nuovamente il Pd e Burlando, difendendo la scelta di uscire dal partito e sostenere apertamente Pastorino alle regionali.
"In Liguria purtroppo ha vinto il centrodestra - ha esordito l'ex segretario nazionale della Cgil - E la ragione è semplice. Sarebbe utile guardarla con freddezza: la maggioranza dei cittadini liguri ha considerato negativamente l’esperienza amministrativa del centrosinistra, soprattutto quella degli ultimi anni. È stato un giudizio profondamente negativo nei confronti di Burlando. Dalla realtà non si può fuggire. Lo dimostrano più cose. Viene votato il candidato del centrodestra che non ha nessun radicamento in questa regione. Poi Burlando sceglie il candidato del Pd con due anni di anticipo. È stata una campagna elettorale lunghissima, inedita, come inedita è stata la massiccia presenza di esponenti nazionali in Liguria in questi mesi, Renzi e i ministri in testa. La scelta di Paita è in pura continuità con il governo precedente, con una campagna elettorale inedita che gli ha dato gli strumenti dell’amministrazione per sostenere se stessa. E ciò nonostante ha perso.
"In Toscana e in Umbria i presidenti uscenti sono stati rieletti. Vuol dire che gli elettori hanno avuto un’esperienza positiva con loro. Qui no. Lo dicono anche i risultati degli assessori, cin due eccezioni che hanno peraltro ragioni ben precise. Ciò conferma che i liguri non avevano un giudizio positivo. Qui, invece di riflettere, sono alla ricerca un po’ penosa di una responsabilità esterna. Non bastasse, guardate i risultati elettorali nei quartieri colpiti dai disastri naturali del 2011 e del 2014 e troverete che la candidata del Pd - che aveva anche la delega alla Protezione civile – ha risultati pessimi. Il tema è quello, non si può fuggire, se non si vuole continuare l’idea di una politica che non si interroga mai sui problemi.
"Anche usare i voti di Pastorino per dire che si poteva vincere è stato ridicolo. Chi ha votato per Pastorino non avrebbe mai votato per Paita. 200 iscritti del Pd, con alla testa il vicepresidente della giunta regionale e molti dirigenti di partito, hanno scritto una lettera pubblica in cui dicevano che non avrebbero votato per la candidata Pd. Anzi, se non ci fosse stato Pastorino, ma un candidato di Sel, gli elettori avrebbero votato quello. In questo caso Paita sarebbe arrivata terza, perché parte di quegli elettori avrebbero votato 5stelle. Gli elettori di Pastorino non hanno nulla a che spartire, hanno idee e valori diversi.
"Prima delle primarie è stato fatto un accordo col centrodestra, come è stato ricordato più volte. Penso all’intervista che ha rilasciato a voi più di un esponente del centrodestra – ncd come scajoliani. Penso a Gino Garibaldi (Ncd) che fa un video pro Paita e poi si candida con Toti. Sono prove provate, e il Pd nazionale lo sapeva. Il ministro Pinotti dopo le primarie ha detto che questa è una bella esperienza, un’interessantissima novità. Era lo specchio del partito della nazione, poi naufragato. Bisogna avere rispetto degli elettori. Immaginare che i voti di una lista potrebbero essere sovrapposti a quella di un’altra è una mancanza di rispetto. La Liguria va al centrodestra per colpa del Pd e di Burlando. Ne riflettano.
"Ora comincia un nuovo consiglio regionale in cui il centrodestra, avendo la maggioranza, cercherà di proporre politiche diverse da quelle di Pastorino. Noi faremo l’opposizione che si deve fare, vedremo come si comporteranno gli altri, se avranno capito qual è l’orientamento che arriva dal voto dei liguri oppure continueranno a seguire questa strada. Sarà interessante capire cosa farà la Lega e, in ogni caso a sinistra, la lista Pastorino l’opposizione la farà dentro e fuori dalla regione per contrastare eventuali scelte delle destre.
Il risultato di Pastorino dice anche un’altra cosa. Che c’è uno spazio a sinistra, non solo elettorale, ma politico fatto di persone che chiedono linearità nei comportamenti e che hanno bisogno di una risposta positiva che li coinvolga. Spero che qui e non soltanto qui si apra una discussione a sinistra. Per me il tema non è la nascita di un nuovo soggetto a sinistra. È un processo più lungo che deve partire dai valori. Ci sono persone che si svegliano al mattino e si dichiarano di sinistra. Non basta, lo devi dimostrare su temi come legalità, etica e giustizia, oltre ai grandi temi economici, i diritti. Perché non ci sono solo più i diritti di lavoro. Con l’introduzione della rete, si apre il grande capitolo dei temi nella rete: avremo di che discutere ed è importante che questa discussione cominci in fretta. Si tratta di una discussione impegnativa che deve guardare lontano e dare un profilo alla Liguria ma anche a tutto il paese. Il risultato di Pastorino dimostra che questo spazio c’è. La sua lista ha avuto pochissimo tempo, anche per questo il risultato è così importante. Il Pd ha cominciato la campagna elettorale con due anni di anticipo.
"Mi sembrava utile offrire anche un mio punto di vista sulle elezioni regionali perché ho letto in questi giorni cose che non voglio neanche commentare. La buona politica parte dal rispetto delle persone, soprattutto chi non la pensa come te. Senza insulti. Nel rispetto c’è la considerazione di quello che uno fa. I voti non sono un puzzle. Le persone ti danno un mandato non per manipolare il loro consenso. Immaginare che chi ha votato Pastorino avrebbe votato il Pd è mancare di rispetto a quelle persone. Lo dico alla luce di quello che in molti mi dicono: se non ci fosse stato Pastorino, due erano le alternative: alcuni non sarebbero andati a votare, altri avrebbero votato i 5 stelle.
"Ultimo tema: dicono che io avrei violato le regole. Io non ho violato nulla. Quando su proposta dei due segretari, provinciale e regionale, mi è stato chiesto di partecipare, mi sono dato disponibile nel rispetto delle procedure. Ho visto subito l’esistenza di un accordo con la destra. L’intervista a Saso che dice: voteremo alle primarie, per poi poter governare con voi. La Pinotti che benedice questo accordo. Lo avete scritto voi. Una riunione nel savonese in cui Orsi è stato definito il miglior assessore di sempre alla Sanità. Chissà come sarà il peggiore... Ho segnalato quello che qui stava capitando. Nessuno si è preoccupato di intervenire. La mattina delle primarie ho detto a voi che c’erano inquinamenti insopportabili. Renzi, due giorni prima della conclusione dei lavori della commissione di garanzia aveva già deciso che Paita era stata eletta. Non ho mai avuto risposte: e per questo me ne sono andato dal partito - cosa che spero sia considerata legittima - e ho sostenuto una candidatura diversa da quella del Pd, credo in sostanziale coerenza.
"La storia che ho portato via il pallone? Semmai è accaduto che le porte erano state cambiate. Una era diventata stretta stretta, l’altra molto larga. Quando la destra dice “vi verrò votare”, la sinistra dovrebbe dire “no, sta a casa tua”. Civati? Lo seguo con interesse. Credo sia la stagione dei cento fiori. Tanti soggetti, anche diversi tra di loro, che hanno come campo di collocazione la sinistra. E poi discuteremo. Sarà un percorso molto lungo. I cento fiori vanno messi insieme, ma prima devono sbocciare.
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Cofferati: "A sinistra si apre la stagione dei cento fiori"
L'europarlamentare rilancia su una aggregazione
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