cronaca

La titolare della struttura replica a Lega e Fratelli d’Italia
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Da cittadino ho le mie idee, ma da sindaco rispetto sia chi ha deciso di accogliere i migranti nel suo resort, sia chi ha deciso di manifestare criticando l’accoglienza di due mamme e due bambini nella struttura ricettiva”.

Cerca di non gettare acqua sul fuoco il numero uno della giunta di Bonassola Giorgio Bernardin, ma rischia di assumere un atteggiamento pilastesco. “Preferisco non rilasciare interviste. Di queste cose si occupa il prefetto” dice. E poi confida di aver ricevuto “Due righe” dalla titolare del Resort “La Francesca” con la quale ha spiegato al sindaco le ragioni umanitarie che l’hanno portata a richiedere la disponibilità di ospitare gratuitamente i profughi nella sua struttura.

So che i titolari di questa strutture sono persone che si sono sempre adoperate su queste tematiche, ma preferisco non esprimermi – aggiunge il sindaco - Dico solo che al Comune non è stata fatta alcuna richiesta”.

Ma a Bonassola la polemica è esplosa. La manifestazione di alcuni esponenti di Lega Nord e Fratelli d’Italia di alcuni giorni fa ha acceso la miccia. "L'arrivo di immigrati in piena estate in una struttura ricettiva di Bonassola potrebbe compromettere l'economia turistica di un comune che vive sul turismo" aveva detto la neo consigliera regionale del Carroccio Stefania Pucciarelli.

La replica è arrivata con una lettera aperta ai movimenti politici che hanno criticato l’accoglienza, scritta da Giovanna Cossia De Poli, la donna che gestisce il resort “La Francesca”:

Gentili signori,

alcune puntualizzazioni in merito alla manifestazione (politica) da voi patrocinata il 25 giugno a Bonassola come coordinatori provinciali rispettivamente di Fratelli d’Italia e Lega nord.

Come gestrice del resort La Francesca, da più di 50 anni il più grande complesso turistico della provincia, esprimo il più forte disaccordo a quanto da voi sostenuto nel corso della manifestazione in oggetto. Sottolineo la mia piena libertà di scelta ad offrire, alle autorità competenti, la disponibilità ad accogliere in un territorio protetto di 15 ettari due mamme e due bambini piccoli che (pare) non siano accettati in regione. Circa il “falso buonismo” citato nella manifestazione vorrei invitare le “persone di buona volontà” ad un serio esame di coscienza: dove sono a Bonassola (uno dei comuni col più alto numero di case pro capite in Italia) le famiglie italiane senza tetto senza lavoro ? Alla Francesca chi vuole lavorare è benvenuto con un contratto sicuro e alloggio quando possibile. Circa la “sicurezza”, a quale sicurezza vi riferite? per quasi 20 anni ho girato il sud del mondo – intendo Africa, Asia, America Latina e Vicino oriente – ho vissuto nelle campagne e visitato le bidonvilles e sono qui a raccontarlo; per questo se mi si accusa di falso buonismo io mi pongo la domanda forse non si tratta di “sano razzismo”? Dedico – io laica – ai cosiddetti difensori “dei valori” una frase di Papa Francesco.

“Vi invito tutti a pregare perché le persone e le istituzioni che respingono questi nostri fratelli chiedano perdono“.