Cronaca

1 minuto e 15 secondi di lettura
"Nessun imbarazzo per il fatto che l'Iit sia stato creato dal precedente Governo, le cose buone sono buone, al di là dei marchi politici". Nella sede dell'Istituto italiano di Tecnologia di Genova, il ministro per Università e Ricerca Fabio Mussi consacra in modo definitivo la qualità del nuovo centro di ricerca tecnologica, che con tre brevetti in pochi mesi di vita ha già attirato l'interesse di grandi industrie. Il ministro visita la nuova sede di Genova Morego, dove operano già 120 ricercatori (400 gli scienziati "in rete") e alla governance riunita al completo (il presidente Vittorio Grilli, il direttore scientifico Stefano Cingolani, il vice presidente Giuseppe Cerbone e il chairman Gabriele Galateri di Genola) annuncia che dal 2008 riprenderanno i finanziamenti annuali di 80 milioni di euro previsti dalla legge. "La riduzione dei fondi di quest'anno - ha aggiunto Mussi - è solo una parentesi. Per i tagli fatti ad altri centri ci vorranno leggi e provvedimenti specifici, invece per l'Iit è prevista nel 2008 la ripresa automatica delle erogazioni". Sull'iniziale atteggiamento critico del ministro sulla struttura genovese, Mussi ha spiegato: "L'Iit è nato tra speranze e critichhe - Io ero prudentemente critico per il rischio che nascesse isolato dal sistema, invece ora è in rete con il sistema italiano e questa è una garanzia per una crescita di tutti". Entri fine anno saranno finiti i lavori ed entro fine 2008 saranno 350 i nuovi assunti, tra italiani (studenti e neolaureati), italiani di ritorno dall'estero e stranieri.