cronaca

E l'azienda lavora alla versione armata
1 minuto e 22 secondi di lettura
"Il futuro di Piaggio Aerospace? Nel drone P.1HH". A dirlo il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ospite ieri sera di un incontro pubblico a Pietra Ligure. "Quando ero sottosegretario nel governo Letta - ha raccontato Pinotti - c'è stato un momento in cui il segretario generale della Difesa mi disse che c'era molta preoccupazione sul fatto che Piaggio potesse continuare, perché gli ordini per il P180 erano molto calati. Al segretario generale chiesi se ci fosse un modo per salvare l'azienda e lui mi rispose che c'era un'idea, che era ancora un esperimento: far lavorare Selex sullo scafo del P180 per creare un drone, che è l'aereo del futuro".

"La Difesa ha cominciato a lavorare: il primo volo è andato bene, il secondo anche, il terzo ancora meglio, fino a quando sono arrivati gli investitori stranieri che hanno deciso di investire in Piaggio. E non è un male, anzi: tutti in Europa li stanno cercando", ha sottolineato il ministro.

Intanto entro fine anno è attesa la consegna del primo P1.HH all’Aeronautica Militare, cliente di lancio del pattugliatore senza pilota. In tutto la Difesa ne ha commissionati 6, più 3 sistemi di controllo a terra. Al progetto di aereo senza pilota Piaggio nel frattempo ha affiancato l’MPA, pattugliatore multiruolo con equipaggio a bordo, sempre basato sulla cellula del P180. Inizialmente previsto per il 2014, il primo volo del velivolo è ora atteso entro la fine dell’anno.

Non solo: Piaggio lavora anche a un'evoluzione del "drone", il P.2HH, che potrà essere armato per effettuare missioni di attacco al suolo.