cultura

Andrea De Rosa ha firmato regia e scene
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Applausi finali calorosi, ieri sera, al Teatro Carlo Felice per l'apertura della stagione lirica con l'opera in assoluto più celebrativa della storia genovese, il 'Simon Boccanegra' di Verdi.

Non c'è stato però il tutto esaurito: un dato che sarebbe accolto con favore in tanti teatri ma che nella enorme 'piazza' del Carlo Felice ha dato l'impressione del "mezzo" vuoto. E' piaciuta comunque ai presenti la scelta del Teatro di inaugurare la stagione con questa partitura complessa, sofferta da Verdi che ne fece due versioni a distanza di una ventina d'anni l'una dall'altra.

Il risultato finale è un autentico capolavoro di drammaturgia oltre che musicale. Ma un capolavoro di estrema complessità. L'allestimento proposto era una nuova coproduzione fra la Fenice di Venezia e il Carlo Felice. Andrea De Rosa ha firmato regia e scene.

Al centro del palcoscenico sovrastava una imponente struttura di volta in volta trasformata negli ambienti necessari, mentre sul fondo Pasquale Mari ha proiettato immagini marine direttamente ispirate al mar Ligure. Da notare l'idea di portare in scena il fantasma di Maria che assume un significato suggestivo al momento della morte del doge.

La lettura musicale era affidata a Stefano Renzani che ha garantito una lettura rigorosa e puntuale anche se non sempre equilibrata fra voci e palcoscenico. Nel cast si è imposto Franco Vassallo al suo debutto nella parte di Simon Boccanegra: una prova la sua totalmente convincente sul piano vocale e interpretativo con alcuni momenti (si pensi alla scena conclusiva) di notevole spessore espressivo. Accanto a Vassallo hanno ben impressionato le voci maschili da Marco Spotti (Fiesco) a Gianluca Terranova (Gabriele) a Gianfranco Montresor (Paolo). Completavano il cast Barbara Frittoli (Amelia), John Paul Huckle (Pietro) e Giampiero De Paoli (un capitano).