
"Sono stati anni lunghi, complessi, ma anche belli. Ho sentito lo Stato presente, ma anche la Chiesa genovese, molto particolare, attenta al mondo del lavoro", ricorda Merlo. Una presidenza segnata da pagine nere tra cui il crollo tragico della Torre Piloti, ma anche da numeri che parlano di una crescita in termini di traffici, investimenti e pacificazione interna.
Un pensiero particolare a Paride Batini, compianto console della Culmv: "Con lui mi sono misurato, ma anche scontrato Quando malattia ce lo stava portando via, ci siamo chiariti e abbiamo superato impasse. Però mi viene sempre in mente il suo sguardo limpido e intransigente durante le vertenze per tutelare ogni singolo lavoratore del porto".
Poi è il momento dei ringraziamenti: "Grazie a chi, trent'anni fa, mi ha indotto a studiare tutto sulla portualità, il mio maestro Luciano Faraguti. Grazie a Claudio Burlando, che mi ha voluto come assessore prima e poi come presidente dell'autorità portuale. E grazie a Lella, mia moglie, perché comprendere la vita di una famiglia come la nostra è complesso. Ci vuole comprensione e intelligenza. Lei l'ha messa in campo permettendomi di fare il mio lavoro".
IL COMMENTO
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