Facciamo vivere il Natale come non accade da tempo

L'Europa si chiede quale impatto commerciale avranno gli attentati terroristici di Parigi sugli acquisti di Natale. Un periodo in cui, tra feste e tredicesime a disposizione, i commercianti tirano una boccata d'ossigeno in mezzo a un'economia che in Italia si muove ancora al rallentatore.

Il prossimo Natale invece può essere la migliore risposta al terrorismo. Liturgie, tradizioni, abitudini rappresentano il miglior deterrente contro la minaccia di chi vuole minare le fondamenta della cultura occidentale. Un periodo di festa che, al di là di pareti teologiche, deve unire sotto l'albero anche chi festeggia Hannukà e chi il Maoled.

La Media Company Primocanale ha deciso per questo motivo di accendere il Natale con tutti i suoi mezzi. Un investimento dedicato alla Liguria per aiutare i suoi cittadini e i suoi turisti a sciogliere la tensione in un periodo storico complesso e drammatico. Soprattutto in un momento in cui le municipalità devono fare in conti con le casse vuote e, per evitare di tagliare servizi fondamentali, devono ridurre la presenza di luminarie.

Da mezzanotte i maxi schermi a Led più alti in Italia trasmetteranno il Calendario dell'Avvento. Posti in cima al grattacielo di Primocanale, nella centralissima piazza Dante a Genova, daranno il loro contributo per creare l'atmosfera ideale a ridosso delle vie più commerciali.

In tv su Primocanale (ch.10 in Liguria) e Welcome (ch.12), come sul sito Primocanale.it, non mancheranno i presepi più belli della Liguria. La redazione seguirà le principali iniziative culturali, turistiche e gastronomiche. 'A Voi la Parola' darà voce ai liguri per auguri e aspettative verso il nuovo anno.

Luoghi di culto, negozi, cinema e centri commerciali saranno tutti aperti. Facciamo vivere il Natale come non facciamo da tempo. Rispondiamo con l'amore, la gioia e l'allegria a chi vuole seminare odio e terrore. Il Gruppo Primocanale fa la sua parte con tv, sito e maxi schermi. Per Genova, per la Liguria, per evitare un segnale di sconfitta o di sottomissione.