cronaca

Miceli: "La prima tranche del debito verso Fiera arriverà nel 2016-17"
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Martedì il Consiglio comunale di Genova deciderà di fatto sulla messa in liquidazione della Fiera. Il destino dei 39 lavoratori dovrebbe essere così ripartito:prepensionamento per 3 unità, trasferimento al Comune di Genova o nelle società partecipate per 12, alla Regione Liguria 9 persone, mentre i restanti 15 continueranno l'attività fieristica.

Lo ha riferito l'assessore al personale Isabella Lanzone a Palazzo Tursi in commissione comunale, aggiungendo che "siamo fiduciosi nei confronti della Regione". Ma intanto restano in ballo i 12 milioni di euro che il Comune deve alla Fiera. La prima tranche, pari a 4 milioni, dovrebbe arrivare nel 2016 o 2017, come riferito dall'assessore Miceli. Il tutto nel quadro di un piano pluriennale. Insomma, la strada è ancora molto lunga.

Intanto piovono attacchi nei confronti dell'amministrazione per come è stata gestita la situazione negli anni precedenti.
"Quando la presidente Armella ha dato le dimissioni due anni fa si era detto che la Fiera era perfettamente sanata, cosa non vera", ricorda Stefano Balleari (Fratelli d'Italia). Gianni Vassallo, appena uscito dal gruppo consiliare del Pd per fondare Percorso Comune, critica la "mancanza di diversificazione che non ha tenuto conto di un mercato in crisi". Per Alessio Piana, capogruppo Lega Nord, sono mancate le risposte sugli obiettivi. E Claudio Villa (Pd) ammette che in effetti "è vero, l'amministrazione avrebbe dovuto sorvegliare e controllare".