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Posizioni distanti dentro il Pd e il 20 aprile si vota la sfiducia
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Il primo cittadino della Spezia ha escluso la possibilità di azzerare la giunta per nominare assessori tecnici e arrivare alle elezioni del 2017 con una squadra completamente rinnovata. Ora gli spiragli per risolvere la crisi prima del Consiglio Comunale del 20 aprile sembrano ridottissimi.

L'incontro nella Federazione del Partito Democratico tra Massimo Federici e gli orlandiani ha prodotto una fumata nera: nessun accordo, nessuna possibilità di mediazione. Il sindaco ha proposto una riduzione del numero di assessori, sostituendo i tre dimissionari vicino al Ministro con due tecnici.

L'ipotesi è stata scartata dal capogruppo Luca Erba e dai consiglieri a lui vicini. Nella riunione sarebbero volate parole grosse. E Federici si sarebbe espresso sostanzialmente così: di più non ho intenzione di fare, se volete sfiduciarmi tocca a voi.

Clima tesissimo, dunque, dentro il Pd. E Ora la giunta rischia di cadere con il voto del 20 aprile quando si voterà la mozione di sfiducia presentata dalle minoranze. Una parte degli esponenti del partito, quelli che non potrebbero ricandidarsi alle elezioni del 2017 perchè reduci da due mandati, potrebbero votare la sfiducia. Da statuto del Pd uscirebbero anche dal partito.

Altra ipotesi è la dimissione di massa dei consiglieri orlandiani che farebbero, così, cadere la giunta e aprire la strada del commissariamento.

Al momento la corrente degli orlandiani non ha ancora deciso: probabilmente si tenterà ancora una via d'uscita, che - tuttavia - al momento non è ancora sul tappeto.