cronaca

Super panne e autospurghi per le bonifiche, spettro 'cassa' alla Iplom
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Sul greto del Polcevera la barriera di ghiaia in vista delle piogge attese nel week end (e probabilmente già da venerdì) si è alzata rispetto alle ore precedenti. Obiettivo, cercare di costruire un 'muro' per evitare che il greggio sversato nel torrente con la pioggia riprenda la sua corsa verso il mare aperto. E nell'acqua salmastra della foce affiorano cefali morti. Sono due le dighe che sono state costruite sotto il ponte di Cornigliano per arginare questa preoccupazione che sta tenendo tutti in ansia.

Sono state sostituite alcune panne (video) che assorbono il combustibile, un'operazione eseguita con una precisa cadenza e rafforzata di ora in ora visto che dal rio Fegino scenderà verso mare il materiale che verrà bonificato nel corso della giornata. Nel primo pomeriggio è arrivato il pallone aerostatico in grado di monitorare gli inquinanti e la qualità dell'acqua in transito verso il mare. Intanto, sul ponte di Cornigliano è stato appeso uno striscione di Legambiente: "La Terra è l'unica che abbiamo e non è in vendita: stop fonti fossili".

Ma una traccia di greggio è stata avvistata nelle acque antistante il porticciolo di Pegli, vicino all'imbarcadero, nel ponente di Genova. La segnalazione è giunta al centralino della Capitaneria di Porto che ha subito disposto la bonifica della chiazza. I pescatori hanno mostrato lenze sporche di una sostanza oleosa. Il mare presso la spiaggia di Multedo è visibilmente ricoperto di una patina perlescente. Non ci sono però problemi in mare aperto. Proseguono intanto in più punti del litorale gli accertamenti dei tecnici dell'Arpal per capire se ci sono tracce di idrocarburi.

Resta alta la tensione tra gli abitanti (video).
"Il sindaco ci ha invitato lunedì a una riunione privata. Ma noi non ci andiamo. Lui è il nostro rappresentante, deve venire qui tra la gente a vedere la situazione. Noi non siamo al suo servizio, è lui al nostro servizio", attacca Marta Parodi, una delle cittadine più battagliere a Fegino, che si era già sfogata a Primocanale in lacrime durante l'incontro in Regione subito dopo gli sversamenti. E dal quartiere arriva un secondo appello: "Ora c'è l'emergenza e gli occhi sono tutti puntati qui. Ma per favore, non dimenticateci". 

IL METEO - Il peggioramento è atteso per il fine settimana, anche se deboli piogge potrebbero arrivare già venerdì. Sabato piogge diffuse su tutto il territorio regionale, al momento sembrano più concentrate sul Levante ligure, ma ovviamente dovremo aggiornarci in seguito", spiega Federico Grasso, responsabile relazioni esterne Arpal.

SALUTE - Si lamentano ancora disagi da esalazioni: bruciori agli occhi e alla gola. "C'è preoccupazione, è comprensibile. Abbiamo rilevato irritazioni respiratorie e agli occhi, iperemia oculare (bruciore), in qualche caso cefalea o nausea. La condizione è decisamente migliore col vento. Dal punto di vista sanitario la pioggia è un bene perché abbassa gli inquinanti", spiega Alessandra Robotti di Asl 3. L'assessore regionale Viale ha confermato che "non ci sono rischi per la salute". 

ARRIVATO IL PALLONE - È stato posizionato in corrispondenza della foce del torrente Polcevera un pallone aerostatico in dotazione alla flotta nazionale gestita dalla società Castalia, che opera per conto del ministero dell'Ambiente per il servizio anti-inquinamento. Dotato di apparecchiature di alta tecnologia per il monitoraggio anche notturno dell'area portuale e marittima, è in grado di rilevare in tempo reale le macchie di greggio derivanti dagli sversamenti.

MORIA DI ANIMALI - La marea nera colpisce anche loro, pesci e uccelli che annegano e annaspano nel petrolio. Alla foce del Polcevera affiorano cefali morti. Della colonia di aironi cinerini è rimasto qualche esemplare che tenta di mettersi in salvo sugli argini e sui piloni dei ponti.

AMBULATORIO MOBILE - Nei giardinetti in via Borzoli resterà anche oltre demica l'unità mobile della Asl3, un camioncino con all'interno medici che rispondono alle domande dei cittadini ed eseguono test sulla salute.  Visto l'apprezzamento riscontrato da parte della popolazione di Fegino per il servizio di prevenzione e informazione offerto dal personale medico del Centro mobile della Asl 3 genovese, abbiamo deciso di prolungarne la presenza fino a quando sarà necessario dare assistenza alla popolazione", ha detto l'assessore Sonia Viale

ASSESSORE GIANNI CRIVELLO - "Gli abitanti di Fegino sono esasperati e sono assolutamente motivati nell’esserlo. Il problema è quello dello stato di emergenza, in questo momento mi pare di capire che non ci siano le condizioni". Queste le parole dell''assessore alla Protezione Civile del comune di Genova Gianni Crivello. "Ma non vuol dire che da questo punto di vista qualcuno penserà di abbassare la guardia".

RIO FEGINO, SACCHI DA PORTARE VIA - All'interno ci sono i 'panni' che sono stati stesi per assorbire il greggio che si trova a pochi metri dall'esplosione della tubatura. Si tratta di appositi rotoli di carta assorbente sono stati installati nell'alveo, quindi gli escavatori raccolgono il tutto e lo collocano nei sacchi che verranno portati via e smaltiti come rifiuti speciali.

IPLOM, RISCHIO CASSA INTEGRAZIONE - Alla Iplom c'è preoccupazione. I 252 lavoratori si riuniranno venerdì in assemblea per discutere del futuro e dello spettro della cassa integrazione. La produzione infatti rischia di bloccarsi perché con un solo oleodotto non si può operare. La condotta più importante, con tubi di sedici pollici di diametro (40 centimetri), serve per pompare il greggio da Multedo verso Fegino e Busalla e rimarrà sotto sequestro fino alla fine dell'indagine avviata dalla procura genovese.

VERTICE IN PREFETTURA - Più mezzi su Polcevera e Fegino, con autospurghi, battelli ed escavatrici e uomini che lavoreranno giorno e notte per completare la messa in sicurezza. È il risultato emerso dal vertice in Prefettura tra Iplom e tutte le istituzioni locali sull'emergenza petrolio dopo lo sversamento di domenica sera.

“Entro sabato sarà rimosso il 90% del greggio nei fiumi”, ha assicurato il presidente della Regione Giovannii Toti. Iplom aumenterà le risorse in campo in vista delle piogge attese nel fine settimana, che avevano fatto preoccupare la Protezione civile in primis, rappresentata da Roberto Orefecini, presente a Genova per un sopralluogo in mattinata e in Prefettura per il vertice.

PRIMI INTERROGATORI - Arrivano i primi interrogatori nell'ambito dell'inchiesta sullo sversamento di greggio nel torrente Polcevera, avvenuto domenica sera, dovuto alla rottura di un tubo dell'oleodotto Iplom. Il sostituto procuratore Walter Cotugno, che indaga per disastro colposo, inizierà a sentire i tecnici e gli operai della raffineria in qualità di persone informate dei fatti e farà un sopralluogo sul posto dell'incidente. Contestualmente, la polizia giudiziaria acquisirà materiale e documentazione utile per le indagini.

L'INCHIESTA -  Una piccola frana, le condizioni della condotta e le manovre eseguite dai tecnici durante il pompaggio del greggio nell'oleodotto dal porto petroli di Genova Multedo alla raffineria Iplom: gli investigatori stanno facendo verifiche in queste tre direzioni per scoprire la causa del guasto che ha provocato la rottura dell'oleodotto della Iplom, causando lo sversamento di circa 600 metri cubi di petrolio nel Polcevera e nei corsi d'acqua minori. Il pm Cotugno valuta la nomina di un geologo per stabilire se lo smottamento creatosi sul luogo dello sversamento sia stato la causa di un danno all'oleodotto.


MANIFESTAZIONE IN VIA BORZOLI - Intanto è andato in scena un corteo con una cinquantina di manifestanti in via Borzoli diretto verso i giardinetti. A scatenare la protesta è stata la decisione della commissione comunale sull'emergenza petrolio, convocata per il 26 aprile a Palazzo Tursi (sede del Comune), di non ascoltare i cittadini, mentre ascolterà i vertici di Iplom: "Ci hanno detto che, essendo il nostro un comitato spontaneo, non siamo un soggetto legittimato a parlare - denuncia Antonella Marras -. Questo è incredibile, perché noi siamo liberi cittadini e come tali vogliamo essere rispettati e vogliamo poter far sentire la nostra voce".

IPLOM: RAFFORZATI GLI INTERVENTI DI BONIFICA - Panne oceaniche alte 1 metro e 80 e più battelli in mare, alla foce del Polcevera; un numero di autospurghi e uomini che quasi raddoppia, passando rispettivamente da 14 ad oltre 20 e da 50 ad oltre 100. A chiedere di aumentare il ritmo degli interventi di bonifica alla Iplom a fronte del maltempo previsto per il fine settimana era stato il governatore della regione Liguria Giovanni Toti.