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Il ct azzurro aveva detto: "Chi sta in panchina non verrà convocato"
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Pavoletti non andrà agli Europei. Il ct dell’Italia Antonio Conte pare aver deciso: gli attaccanti degli azzurri saranno Pellé, Eder, Zaza, Immobile e Insigne visto che El Shaarawy è inserito nella lista dei centrocampisti. Per il bomber del Genoa niente trasferta francese, esattamente come Izzo. Pure il difensore rossoblù non farà parte della spedizione nazionale. Ma per il terzino campano lo si sapeva già.

Diverso il discorso per Pavoletti anche perché i numeri erano tutti dalla sua parte. Il tecnico Antonio Conte, già con la testa alla prossima stagione che lo vedrà sulla panchina del Chelsea, non ha ritenuto di portarsi all’Europeo il giocatore italiano più prolifico della serie A. Pavoletti ha segnato 14 reti (senza rigori) in 1916 minuti giocati. Una segnatura ogni 137 minuti. In totale Pavogol ha totalizzato 25 presenze. Cifre di tutto rispetto per il capocannoniere del Genoa che ha saputo adeguarsi sia al 3-4-3 che al 3-5-2, schemi che pure l’Italia sta preparando nel ritiro di Coverciano.

Conte ha puntato dritto su Pellè, un riconoscimento al giocatore che comunque ha preso parte alle qualificazioni, sebbene al Southampton abbia siglato 11 gol in 2171 minuti, una prodezza ogni 190 minuti. È vero, Pellè fa parte del gruppo, ma va ricordato che nel girone di accesso alle finali l’Italia aveva squadroni da battere, si fa per dire, come Norvegia, Azerbaijan, Bulgaria e Malta, oltre alla Croazia.

Ma sono altre le scelte che fanno discutere per l’attacco tricolore. Zaza infatti, centravanti della Juventus ma quarta scelta, malgrado abbia giocato solo 660 minuti e fatto 5 gol farà parte della spedizione italica. Ma Conte non aveva detto che chi non giocava in campionato era tagliato fuori? Ebbene Zaza è rimasto in panchina per tutti i 120’ pure nella finale di Coppa Italia col Milan.

Ma il paradosso è Immobile: 986 minuti col Torino e otto centri più due negli spiccioli giocati nel Siviglia prima dell’approdo in granata. Robetta, eppure ecco che Ciro nostro ha le valigie pronte. Un in bocca al lupo alla squadra azzurra, con la speranza che Conte non si debba pentire di scelte sulla carta irrazionali.