politica

"L'antimafia? Dalla Bindi esternazioni a orologeria"
1 minuto e 26 secondi di lettura
La conferma ufficiale è arrivata in nottata, ma tutta Diano Marina dava per certa la riconferma di Giacomo Chiappori, sindaco uscente. Poi i dati hanno ribadito la vittoria: Chiappori (centrodestra) vince col 47,6%, Calcagno (Diano Riparte) al 18,96%, Borgarello (M5s) al 13,59%. Male Ghirelli del Pd, fermo al 10,53%.

"Pensavo di poter vincere. Un bel risultato, sono contento. Qualcuno ha pensato che fossimo persone non attente, invece io amo Diano Marina e dico che è bella. Questa è una città che ha fatto un pieno. Siamo una delle prime cittadine che fanno turismo nel Ponente ligure. La gente vuole un sindaco positivo", ha detto Chiappori.

I suoi sostenitori temevano che sul risultato del voto potessero influire le dichiarazioni di Rosy Bindi, presidente della commissione antimafia, che aveva messo in guardia dalle infiltrazioni mafiose proprio a Diano Marina. Lo stesso Chiappori era stato protagonista di un'inchiesta per infiltrazioni mafiose, poi archiviata dalla magistratura. Chiappori ha definito quelle della Bindi "esternazioni a orologeria".

"La prima cosa che farò? Domani un po' di festa, ovviamente, poi voglio fare ciò che ho nel cassetto. Ricerca pressante di denaro, progetti, ultime firme mancanti. Entro fine anno voglio far partire il 50% di quello che ho in testa", ha proseguito Chiappori.

"Vittoria prevedibile, ma non nelle proporzioni. Non abbiamo nessun rimpianto, il risultato è troppo schiacciante. Abbiamo comunque gareggiato e dimostrato di avere le idee chiare. I dianesi non ci hanno premiato. Noi faremo un'opposizione attenta, dura quando sarà il caso", commenta Marco Ghirelli (Pd), sconfitto a Diano Marina. 

Nel comune imperiese c'era anche l'assessore regionale Marco Scajola: "Una vittoria importante, siamo contenti che la ricetta del centrodestra unito abbia dato i risultati sperati".