economia

Decisione al termine di un'assemblea dei 103 dipendenti
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La protesta dei lavoratori dell'Agnesi andrà avanti a tempo indeterminato. Questa la decisione assunta al termine di un'infuocata assemblea dei dipendenti, dove non sono mancati anche screzi e divisioni all'interno del fronte sindacale. Alla fine le distanze si sono ridotte e si è riusciti a giungere a una decisione unitaria.

Non più dunque un pacchetto limitato di ore di sciopero, bensì una protesta che andrà avanti fino a quando il Gruppo Colussi non fornirà risposte certe sul futuro dei 103 lavoratori dello storico pastificio imperiese.

Proprio a fronte di questa decisione, già domani i lavoratori si asterranno dal lavoro. Un segnale forte nei confronti dell'azienda, alla quale - con uno striscione - viene mandato un messaggio chiaro: "Basta favole, basta parole".

Ma il prosieguo della protesta non è l'unica decisione che è stata assunta dall'assemblea dei lavoratori. È stata stabilita anche la non titolarità delle rappresentanze sindacali a firmare alcun documento nell'incontro che si svolgerà a Bologna il prossimo 23 giugno.

Questo significa che le Rsu si recheranno al tavolo convocato nel capoluogo emiliano, ascolteranno quanto proporrà l'azienda ma poi torneranno a Imperia e riferiranno ai lavoratori all'interno di una nuova assemblea. Solo allora si potrà procedere con l'eventuale firma.

Ma cosa si aspettano i lavoratori dall'incontro del prossimo 23 giugno? "A questo punto ci aspettiamo che il 23 l'azienda si presenti con un piano che non sia un sogno ma qualcosa di concreto. Vogliamo numeri definiti per ogni tipologia di scelta", spiega a Primocanale Gigi Lazzarini della Rsu - Fai Cisl.

Resta da capire a questo punto se il Gruppo Colussi, visto quanto emerso nell'assemblea dei lavoratori, confermerà l'appuntamento di Bologna. È chiaro che, nel caso in cui venisse annullato, le azioni di protesta diventerebbero ancora più forti e il clima a Imperia sarebbe sempre ancora più rovente.