Nel Day After del referendum sulla Brexit, i ministri degli Esteri dei sei Paesi fondatori dell'Europa unita si riuniscono a Berlino. "Nessuno ci ruberà la nostra Europa", ha detto il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier prima di incontrare i suoi colleghi. "Sono sicuro che questi Stati invieranno come messaggio che non permetteremo a nessuno di prendersi la nostra Europa, questo progetto di pace e di stabilità", ha detto il ministro tedesco.
Quello tra l'Ue e il Regno Unito "non sarà un divorzio consensuale, ma non è stata neppure una grande storia d'amore", ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker in una intervista alla tv pubblica tedesca Ard, ribadendo la volontà di iniziare immediatamente i negoziati con Londra in vista della Brexit.
Una tempesta perfetta, sul Regno Unito e sull'Europa. L'incertezza regna sovrana e montagne di danaro si vaporizzano sui mercati all'indomani del voto con cui la fortezza britannica ha alzato sulla Manica il ponte levatoio e ha annunciato la separazione dall'Ue in nome del popolo. Ed ora la Gran Bretagna è a rischio downgrade. Lo afferma l'agenzia internazionale Moody's, che ha confermato il rating 'Aa1', ma ha portato l'outlook da stabile a negativo.
Sull'isola la bufera investe tutti, salvo la regina. Via il primo ministro, sotto tiro il leader dell'opposizione, in pieno shock la City, in bilico la stessa integrità territoriale del Paese: con Scozia e Irlanda del Nord decise a non seguire la maggioranza inglese nel divorzio da Bruxelles. A dispetto delle affannate rassicurazioni e degli appelli alla responsabilità che riecheggiano dai palazzi della potere di mezzo mondo, l'effetto immediato è stato quello di un colpo da ko.
In bilico la stessa integrità territoriale del Paese. Una prima reazione viene dalla petizione lanciata da un gruppo di parlamentari britannici per indire un nuovo referendum sulla Brexit che in poche ore ha superato le 800mila firme. Intanto Change.org ha rivolto un appello al sindaco di Londra Khan per una secessione della capitale britannica, dove i sostenitori di 'Remain' sono stati la maggioranza. Brutte notizie da Moody's: dopo la Brexit il Paese è a rischio downgrade. L'agenzia internazionale ha confermato il rating 'Aa1', ma ha portato l'outlook da stabile a negativo.
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Brexit, Junker duro: "Gb-Ue, non sarà un divorzio consensuale"
E Londra potrebbe chiedere la secessione dal Paese
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