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Approvato il quarto lotto e altre opere "liguri"
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"La decisione del Cipe di finanziare il quarto lotto del Terzo Valico rompe definitivamente l'isolamento in cui la Liguria è rimasta per troppi anni. Il finanziamento costituisce anche una svolta per l'occupazione: significa lavoro per centinaia e centinaia di persone fin dai prossimi mesi". Così il governatore ligure Giovanni Toti all’indomani della riunione del Cipe che ha dato il via libera al lotto più “costoso” del Terzo Valico, ma anche finanziato i lavori alle infrastrutture ferroviarie nel porto mercantile della Spezia e approvato i piani delle concessionarie autostradali Salt e Autofiori.

Di tutt’altro tenore le reazioni del Movimento 5 Stelle che da sempre esprime criticità sul finanziamento al terzo valico. Nell’occasione Alice Salvatore si dice “sconcertata” per la ripartizione dei fondi a livello nazionale tra infrastrutture, ambiente e turismo. “Un enorme concentrazione di miliardi, 27, sulle infrastrutture. Peraltro quelle sbagliate. Solo 7 miliardi all’ambiente. Turismo e cultura si fermano a due miliardi” dice la capogruppo del Movimento in Regione.

“Finanziare le infrastrutture è un modo per supportare anche il turismo” replica Lorenzo Basso del Pd
che dopo il terzo valico auspica altri finanziamenti per opere decisive in Liguria, a partire dal raddoppio ferroviario nel ponente: “Servono altre battaglie, a cominciare da quella sul raddoppio. Abbiamo bisogno di altre risorse per la Liguria in passato è stata molto trascurata. In questa occasione, invece, con il finanziamento al terzo valico abbiamo avuto ciò che serviva”.

Sulla questione si è espresso anche il senatore ligure Maurizio Rossi, membro della Commissione Trasporti.
"Con tutta sincerità né esulto né critico. Era uno dei punti che già conoscevamo in quanto l'unica opera strategica riconosciuta per la nostra regione. Resto invece sempre molto preoccupato per il raddoppio del ponente ligure per il quale il Governo naviga nel buio. Non sanno cosa fare e cosa dire, non lo finanziano e non viene cancellato. Che Italia e Francia attraverso la nostra regione restino collegate da un binario unico è una vergogna del Paese intero. Ma vedo che anche i Sindaci del territorio non si esprimono, forse va bene cosi anche a loro e allora si dica e si chiuda per sempre questo progetto lasciando isolato il ponente dal resto della Liguria e del Paese".