cronaca

I vigili del fuoco spezzini dall'alluvione al terremoto con gli escavatori 'mini'
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Mentre il bilancio dei morti è fermo a 290, nel centro Italia devastato dal terremoto si continua a lavorare tra i detriti. Tra le squadre di soccorritori che da quattro giorni lavorano senza sosta ad Amatrice e negli altri paesi distrutti ci sono anche i vigili del fuoco della Spezia. Il personale del levante ligure è impegnato 24 ore su 24 nelle ricerche sotto le macerie e tra domenica e lunedì si daranno il cambio con altri uomini in arrivo dalla Spezia. 

Il loro contributo si è rivelato fondamentale soprattutto in termini di mezzi: il comando spezzino è uno dei pochi in Italia a disporre di escavatori e macchine operatrici di formato 'mini', adatte a lavorare in punti stretti e impervi. Sono gli stessi veicoli che nel 2011 hanno aiutato i soccorritori nell'inferno di fango delle Cinque Terre, devastate dall'alluvione. 

I vigili del fuoco spezzini stanno passando al setaccio le rovine di Amatrice alla continua ricerca di persone vive o, in casi più sfortunati, corpi da estrarre e restituire ai parenti: un servizio fondamentale per rendere meno dolorose perdite così gravi. La giornata non ha ritmi scanditi, si lavora giorno e notte. Le squadre si organizzano in modo da avere qualche ora di riposo a turno, senza mai interrompere le ricerche. 

Le squadre USAR (Urban Search & Rescue), forti di personale specializzato, individuano la zona più probabile dell'abitazione dove potrebbero essere rimaste intrappolate le persone. Dopodiché si procede scavando, spesso a mani nude per evitare crolli o brusche cadute di detriti, fino ad individuare la persona e permetterne e concluderne l'estrazione. Finora hanno estratto cinque persone, purtroppo tutte senza vita.

Questi uomini riceveranno il cambio domenica, mentre altri 13 vigili del Fuoco spezzini raggiungeranno Amatrice. Così come previsto anche dal contratto di lavoro, in questa prima fase di intenso lavoro, il personale si avvicenda nel giro di qualche giorno, visti anche i ritmi serrati. Successivamente i cambi avverranno dopo una settimana di permanenza in zona operativa.

Si sommano, intanto, le testimonianze dolorose da chi ha raggiunto i luoghi colpiti dal sisma. Primocanale ha raccolto quella di Maurizio Ciuffi, della Croce Bianca di Rapallo, partito insieme ad altri otto volontari dell'Anpas per Amatrice. "Qui è tutto distrutto, solo due chiese sono rimaste in piedi - ci racconta - abbiamo montato il campo per l'accoglienza degli sfollati". E tra le persone accolte c'è anche una bimba di tre anni: "Ha perso il papà, lo devono ancora trovare sotto le macerie. La mamma ha subito l'amputazione di un arto. Peggio di cosi non potrei dire".

All'emergenza si aggiungerà la pioggia che peggiorerà il disagio di chi è senza casa e dei soccorritori al lavoro. Le previsioni meteo di martedì e mercoledì prossimo, infatti, indicano l'arrivo di temporali sull'area colpite dal sisma. I temporali potrebbero arrivare con alta probabilità martedì nel tardo pomeriggio e mercoledì per l'intero pomeriggio. Lunedì le temperature resteranno come quelle di questi giorni, raggiungendo i 29 gradi, ma martedì e mercoledì la colonnina di mercurio scenderà di 5 gradi e nelle temperature notturne si scenderà sotto i 15 gradi. Da giovedì poi il rischio temporali si azzererà, fino a domenica compresa.

COME FUNZIONANO LE DONAZIONI - Ecco come funziona la gestione delle donazioni raccolte attraverso il numero solidale 45500, secondo le indicazioni fornite in una nota dalla Protezione Civile. "Quando si chiuderà la campagna di raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto attraverso il numero solidale 45500 - si spiega nella nota - si procederà all'istituzione di un Comitato dei Garanti, composto da persone di riconosciuta e indiscussa moralità e indipendenza, nominati con un decreto del Capo Dipartimento d'intesa con i Presidente delle Regioni coinvolte, con il compito di valutare le proposte delle Regioni per l'utilizzo dei fondi e di garantire la trasparenza nella gestione delle risorse stesse autorizzando il trasferimento delle risorse alle Regioni sulla base della realizzazione dei progetti".

"Le somme raccolte dagli operatori telefonici (le somme donate attraverso la telefonia fissa saranno versate solo una volta che la relativa bolletta sarà saldata, mentre quelle relative a scheda prepagata possono essere di importo inferiore a 2 euro nel caso di credito insufficiente) - riporta sempre la nota - saranno versate, senza alcun ricarico, su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato in favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dopo l'approvazione dei progetti da parte del Comitato dei Garanti, trasferirà alle Regioni".