cronaca

Durante le indagini erano finiti in carcere
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Avevano messo in piedi una truffa ai danni dell'assicurazione, ma il loro socio era scappato con i 60 mila euro del risarcimento. Per riottenerli, avevano minacciato i familiari ed erano stati arrestati per tentata estorsione. Oggi, il tribunale di Genova ha assolto i due presunti estorsori, anche se all'epoca dei fatti erano anche finiti in carcere durante le indagini.

La vicenda risale al 2012. I due, Santo Paterna (avvocati Alessandro Sola e Andrea Vernazza) e Domenico Casagrande (avvocati Paolo Scovazzi e Simone Gramatica), avevano aperto un negozio di abbigliamento a Novi Ligure intestandolo a una terza persona. Dopo alcuni mesi avevano denunciato un furto dal magazzino per un danno da 60 mila euro. L'assicurazione aveva risarcito ma la persona a cui era intestato il negozio era scappata in Olanda e aveva iniziato a spendere il denaro.

I due soci, a quel punto, avevano iniziato a minacciare i familiari che avevano denunciato tutto alla polizia. Era scattata l'inchiesta e i due erano finiti anche in carcere. Nel corso dell'inchiesta, però, la vittima della tentata estorsione aveva ritrattato tutto sostenendo di non sentirsi minacciata dai due. Per loro, e il terzo socio scappato in Olanda, pende però una inchiesta a Milano (sede dell'assicurazione) dove sono indagati per truffa.