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Il sindaco presenta i dati dell'indagine sanitaria
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"Non vogliamo certo dire che vivere vicino a una discarica faccia bene e cambi la qualità della vita, tuttavia non possiamo ravvisare i presupposti per dei danni alle persone". Lo ha detto il sindaco di Taggia Vincenzo Genduso durante la presentazione dei dati relativi all'indagine sanitaria sul sito di Colette Ozotto, la discarica situata al confine tra i Comuni di Sanremo e Taggia oggetto di polemiche perché indicata come origine dell'aumento di patologie tumorali tra gli abitanti della zona.

L'indagine era stata promossa sull'onda dei timori per l'imminente apertura del Lotto 6, ora attivo da qualche mese e che continuerà a essere monitorato. Secondo gli amministratori i problemi sono soltanto di natura olfattiva: "Nessuno può certo dire che ci sia profumo di rose - ha detto l'assessore Ivan Lombardi - ma l'obiettivo di questa indagine erano unicamente accertamenti scientifici".

Gli esami, che si svolti da febbraio fino al marzo scorso, hanno preso in esame acqua, aria e terreno della discarica e sono stati effettuati dall'azienda di consulenza ambientale Hse Solutions. Il chimico Vittorio Leardi ha affermato, per conto dell'azienda, che non sono state rilevate tracce di diossine.

Da un punto di vista olfattivo picchi più elevati sono stati rilevati in località Villetta mentre è stata trovata traccia di etoluene in zona Tuvi ma in quantità non rilevanti. Quanto alla qualità delle acque, con campioni attinti alla sorgente di Tuvi, le analisi hanno fatto emergere parametri dell'etoluene entro i limiti di legge. Stessi parametri per la falda che passa sotto l'impianto e raggiunge località Ciliege. Per rassicurare la popolazione, e garantire una trasparente consultazione, i dati della ricerca sono stati pubblicati sul sito del Comune di Taggia.