cronaca

4,4 milioni di euro di ricavi con la vendita delle materie ricavate
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 La raccolta differenziata a Genova a fine 2015 era al 39% generando 4,4 milioni di euro di ricavi con la vendita della materia. Lo rivela il primo bilancio di sostenibilità di Amiu, azienda partecipata per la raccolta dei rifiuti a Genova, presentato oggi a Palazzo Tursi dal presidente della società Marco Castagna e dall'assessore comunale al Ciclo dei rifiuti Italo Porcile.


Amiu nel corso del 2015 ha prodotto anche energia attraverso l'impianto di captazione del biogas a Scarpino: 70 milioni di kWh corrispondenti al fabbisogno di una città di 120 mila abitanti consentendo un risparmio di 320 mila tonnellate di CO2. Nell'area metropolitana l'azienda serve 700 mila cittadini e solo a Genova ha in carico la pulizia di tre milioni di metri quadrati di strade e marciapiedi, lo svuotamento di 7 mila cestini gettacarte, di 17,6 mila cassonetti stradali per l' indifferenziata, di 10 mila per la differenziata e la pulizia di 70 mila caditoie.


Nel 2015 Amiu ha raccolto oltre 320 mila di rifiuti, 200 mila delle quali sono state smaltite fuori Regione a causa della chiusura della discarica di Scarpino con un costo di 28 milioni di euro. "Passiamo da un sistema basato sulla discarica a un sistema industriale orientato al recupero di materia - sottolinea Castagna -. Abbiamo appena chiuso la gara per l'impianto di trattamento del percolato a Scarpino, in vista dell' autorizzazione per il polo di Scarpino 3, il livello della Tari a Genova è nella norma rispetto al resto del Paese, se riusciamo a realizzare un ciclo virtuoso i costi tenderanno a scendere". "Amiu sta portando avanti una profonda trasformazione interna - commenta Porcile -, la trattativa con Iren per una partnership industriale è avviata, stiamo incominciando ad approfondire gli elementi rilevanti che possono determinarne il buon esito o meno".