cronaca

Urso: "Non siamo razzisti". Chiappori: "Non ce n'è uno magro"
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 Oltre cinquecento persone, alla presenza di sei dei sette sindaci del comprensorio dianese, hanno preso parte in piazza del Comune a Diano Marina a un incontro pubblico organizzato alla luce della recente decisione del Ministero dell'Interno di assegnare delle quote di stranieri per ciascun Comune della Liguria, con o senza il consenso dei sindaco.

E' stato portato l'esempio di San Bartolomeo al mare, dove il sindaco Valerio Urso (indipendente, area centrodestra), non è stato informato dell'arrivo di 15 persone ospiti di una struttura privata. "Rimandiamo al mittente l'accusa di essere razzisti - ha affermato Urso - perchè facciamo integrazione. Vogliamo fare integrazione, ma non in questa forma".

Urso parla del caso "Ventimiglia" e aggiunge: "Il governo centrale ci sta prendendo in giro. Nel 2015 i minori non accompagnati erano circa 13mila, contro i 25mila del 2016. A un Comune come quello che rappresento un minore non accompagnato costa 25-30mila euro l'anno. Il governo ultimo, non eletto, si è offerto di riconoscerci una tantum 500 euro per ciascuno. Questa è una offesa. Invito fortemente il ministro Minniti a visitare questi territori per capire la situazione".

Il sindaco leghista di Diano Marina, l'ex parlamentare Giacomo Chiappori ha detto: "Grazie per esserci perchè se ci fosse stata la piazza vuota da domani non avrei più difeso nessuno e avrei detto: butto le chiavi e trovatevi un altro amministratore. Il ministro Minniti cerca di passarci sulla schiena un problema che è loro. Sono stato con il mio collega Urso a vedere i migranti arrivati a San Bartolomeo: garantisco che avevano addosso giacchettine tutte strane, scarpette belle e non ce n'era uno magro. Ma il problema è stato un altro, quando ho detto a uno di loro: chi sei, da dove vieni? Mi ha risposto: 'non so'".