Genoa, ritiro con la testa alla cessione e ora spunta pure Zanetti

È uno strano ritiro quello del Genoa. È un ritiro preoccupato e soprattutto la squadra non è in primo piano. Eppure mentre giocoforza le attenzioni sono sulla società di Preziosi che è sul punto di vendere la maggioranza delle sue azioni rossoblù, la stagione ufficiale parte fra un mese con la Coppa Italia.

Preziosi vende ma fa mercato, insomma fa il padrone con gli acquirenti avrebbero bloccato qualche operazione tipo la cessione di Simeone per vedere cosa può accadere di qui alle firme. Eppure se è il manager Gallazzi per conto di Sri Group a prendersi la scena portando i compratori ancora avvolti nel mistero, i nomi accostati al Genoa restano tanti oltre al fondo internazionale rappresentato da Gallazzi. Una sarabanda che fa girare la testa alla faccia della segretezza.

L'ultima pista porta al re del caffè Zanetti peraltro tirato in ballo da anni quando qualche società è in vendita. I tifosi non sono ancora dei fachiri e quelli che sono arrivati in Austria non si perdono un sussurro e contano i giorni, chi felici e chi no, alla fine dell'era Preziosi già più volte annunciata e ora ufficialmente pure dall'addio del figlio Fabrizio, comunque tifoso del Genoa. Lo si sapeva ma ora è stato ufficializzato.

Intanto c'è il ritorno di Bertolacci in prestito, si parla di Izco svincolato dal Chievo per il centrocampo e la pista Cecchini via Inter è aperta. Si gioca su più tavoli per una partita comunque lunga. L'importante che nessuno provi il bluff, tornare indietro non si può.