cronaca

Il sindaco: "Ma servono più investimenti"
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"Abbiamo proposto defiscalizzazioni, investimenti e un nuovo piano anti degrado mostrando alla commissione le zone che secondo noi devono essere riqualificate, dove dobbiamo fare investimenti". Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci che è stato sentito dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulle periferie.

Un piano che riguarderà "tutte le nostre delegazioni, non solo per alcune come è stato fatto in passato - ha detto il sindaco - ma per realizzarlo servono investimenti. Nello scorso bando a Genova sono arrivati 18 milioni e 58 alla Città metropolitana, ma ora ne abbiamo chiesti molti di più".

Oltre al sindaco Bucci questa mattina la Commissione ha sentito i vertici delle forze dell'ordine e il prefetto Fiamma Spena che ha sottolineato come dal punto di vista della prevenzione le priorità siano due: "il centro storico e Sampierdarena - ha detto Spena - In entrambi i casi i servizi sono stati potenziati e sono stati raggiunti anche dei risultati. Ma occorre fare di più e soprattutto mettere in campo progetti integrati anche alla luce della nuova legge sulla sicurezza urbana".

"Gli italiani pagano un sacco di tasse e danno molto denaro allo Stato che usa male quei soldi - ha detto Andrea Causin, presidente della commissione - Quindi bisogna riorganizzare le risorse perché vadano spese meglio. Quando il ministro Fedeli è venuta in audizione abbiamo scoperto che ci sono molti enti che spendono tanti soldi per fare le stesse cose. Bisogna avviare un piano di riorganizzazione della spesa pubblica e spendere i soldi dove servono. Non sempre lo Stato ce la fa da solo: defiscalizzare significa coinvolgere i privati nella riqualificazione della città. Non avendo ancora visto la legge di stabilità non sappiamo se ci sarà la misura sulle periferie - ha concluso - Ce lo auguriamo. Noi riteniamo che debba essere una misura strutturale ma bisogna ricordare che le due misure che ci sono state nel 2016 e nel 2017 erano legate alle leggi di stabilità".

La commissione ha sottolineato la necessità di 'correggere' il bando in modo da poter assegnare risorse a associazioni e enti pubblici che si occupino di marginalità. Daniela Gasparini (Pd): "Puoi riqualificare dal punto di vista edilizio ma se non hai risorse per il sociale l'intervento è monco. Anche quest'ultimo bando sulle periferie ha scarse risorse per l'accompagnamento sociale. Il Governo dovrebbe confrontarsi maggiormente con le Regioni per le competenze che hanno su sanità, sociale e non solo".