Riceviamo e pubblichiamo dagli esponenti di Forza Italia Sandro Biasotti, capogruppo in commissione trasporti, e Mino Giachino, responsabile nazionale trasporti, la risposta all'intervento di Alessandro Terrile pubblicata sul nostro sito.
Abbiamo letto con stupore la dichiarazione del Segretario genovese del PD e vogliamo rispondere perché per Forza Italia il viaggio a Ginevra per incontrare il secondo Armatore del mondo che gestisce una quota molto importante del traffico marittimo mondiale oltreche' del traffico crocieristico è parso un passo importante di chi guida la Regione, la Città e il porto, la più grande fabbrica di lavoro di Genova e del Nord Ovest.
Confermare al secondo armatore del mondo che Genova e la Liguria, anche dopo l'ok del Ministro Delrio, vogliono unanimemente la Nuova Diga Foranea, l'opera che garantirà alla Città lo sviluppo per i prossimi 100 anni, crediamo sia stato un gesto molto importante di chi vuole rilanciare economia e lavoro a Genova e nel Nord Ovest.
Forse, ci consenta Terrile, lei era impegnato nelle discussioni interne al Pd dopo aver perso al referendum e dopo aver perso la guida della Città, così si è perso la relazione della sede genovese di Banca d'Italia che comunicava che negli ultimi 10 anni il Pil procapite regionale sia calato fortemente.
Un calo del PIL procapite che e ricaduto sfrutto sulle classi più deboli della nostra Città proprio mentre il PD governava Città, Regione e Governo nazionale.
Per rilanciare lo sviluppo della economia e del lavoro a Genova e nel Nord Ovest il porto è la carta più importante perché la economia globale continua a crescere e genera due domande di sviluppo: turismo e trasporto merci e container.
Chi gestisce i grandi volumi del turismo e della merce premierà i porti e gli aeroporti più efficienti. Genova deve essere pronta, caro Terrile, e l'attivismo di Regione, Città e porto è proprio quello che ci voleva.
Senza la nuova Diga ci rimetterà tutto il porto storico dai suoi terminal alle riparazioni. Ecco perché, caro Terrile, il viaggio a Ginevra avvenuto alla luce del Sole, con i giornali informati anche sul pilota e il suo assistente, non può essere sospettato di chissà che cosa.
Genova deve vedere con favore chi vuole investire sul suo porto. Come facevano i Parroci e i Vescovi negli anni del Boom economico. Come ha fatto il PD che ha governato tutto in Liguria per anni a non vedere la necessità di spostare più in la Diga per garantire un futuro al nostro porto. La nuova Diga sarà strategica non solo per Genova ma anche per il Paese se si vogliono recuperare i traffici che perdiamo a favore dei porti del Nord Europa e che valgono tra tasse portuali, Iva e lavoro logistico oltre 5 miliardi di Euro l'anno?
Se 40 anni fa Genova si fosse opposta al VTE oggi il nostro porto non sarebbe il primo in Italia e saremmo fuori dai traffici internazionali. In ogni caso se il Pd, anche se con un comunicato sbagliato, ritorna a interessarsi della importanza del porto questo è un bene per Genova. Adesso abbia un atteggiamento positivo sulla Diga e sulla Gronda.
porti e logistica
Tutti insieme da Aponte? Un passo importante per lo sviluppo del porto
La risposta al commento di Terrile
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