cronaca

Lavori presentati da Mog: "È un sogno che si avvera"
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Un super bar centrale da 250 posti, dodici botteghe dove consumare cibo e bevande liguri fino a tarda sera, una scuola per panettieri e pasticceri, laboratori didattici aperti alle scuole. La nuova vita del Mercato Orientale di Genova ora non è più un sogno ma un progetto concreto che vedrà la luce entro il 2018 al piano ammezzato, dove i lavori sono già a buon punto. A presentare il restyling è stata la società Mog (acronimo di Mercato Orientale Genova) che ha ottenuto l'area in concessione.

“Sì, è un sogno che si avvera – commenta Mario Enrico, presidente del consorzio – I lavori vanno un po' a rilento per motivi tecnici, ma dovrebbe essere tutto pronto per metà 2018”. Già sistemati gli intonaci e le strutture portanti in ferro e vetro della cosiddetta 'lanterna' centrale, restano da fare gli impianti e soprattutto il nuovo soppalco in acciaio che verrà dedicato alla parte formativa, con una vera e propria scuola di panificazione. Dunque non c'è una data ufficiale per l'apertura, ma l'intenzione è quella di non andare oltre l'anno prossimo.

“Lo spunto ce lo ha dato il mercato di San Miguel a Madrid – spiega Marco Cambi, presidente di Mog – Da quattro generazioni lo frequentiamo come clienti e il nostro sogno era all'Orientale non solo la vendita dei prodotti locali, ma anche la somministrazione dei lavorati”. In pratica, accanto a fruttivendoli, macellerie e pescherie si troveranno ristoranti, pizzerie e corner street food che usano gli stessi ingredienti, con la possibilità di organizzare eventi in collaborazione con gli istituti agrari e alberghieri. Una filiera del gusto che parla tutta genovese.

Il 'food market' sarà aperto dalle 10 alle 22, nei weekend fino a mezzanotte, sette giorni su sette. Gli esercenti, in parte già coinvolti tramite singoli accordi, pagheranno a Mog una percentuale sulla vendita. La società, che tra i soci conta anche Tamagnini e la Sagest di Ennio De Gregorio, quest'ultima presente anche nell'operazione Lido, ha investito oltre 2 milioni e mezzo di euro per la struttura. In cambio il Comune ha messo sul piatto una concessione trentennale. Un modello che potrebbe essere replicato su altri edifici da riqualificare, come l'ex mercato di corso Sardegna.

Ovviamente l'obiettivo è fare dell'Orientale una vera attrazione turistica, ma il pubblico di riferimento è anzitutto quello locale. “Questo è un mercato autentico, non fatto apposta per i turisti – osserva il cucinosofo Sergio Rossi, intervenuto durante la presentazione – di conseguenza dovrà essere un contenitore che dia visibilità a tutta la Liguria”. L'assessore comunale Paola Bordilli ha annunciato una campagna dedicata sul web e sui social: “Commercio e turismo – commenta – fanno parte di una sola filiera. Questa è la dimostrazione che si coniugano benissimo”.

Per un sogno che si concretizza resta un'intera struttura da mettere a nuovo. “Servono almeno 4 milioni di euro per rifare gli impianti, il tetto e i capitelli – ricorda Enrico – un po' li prenderemo dagli affitti dei consorziati, un po' li chiederemo a chi di dovere”. E Tursi non si tira indietro: “Sosterremo il progetto nei limiti del possibile e anche dell'impossibile – promette Bordilli – il Comune ci crede molto”.