"Solidarietà al liceo D'Oria di Genova". A esprimerla è il ministro dell'istruzione Valeria Fedeli dopo l'episodio della scorsa notte, quando un sasso è stato lanciato contro il portone della scuola, danneggiando il vetro. Inoltre sembra che siano spariti alcuni portatili dall'interno, anche se i due fatti non sarebbero collegati.
È il culmine violento di una polemica che va avanti da giorni e che vede sotto accusa la preside Mariaurelia Viotti per aver compilato il rapporto annuale al ministero sulla popolazione studentesca con frasi 'classiste' allo scopo di attirare iscrizioni.
"Ogni atto di violenza o vandalismo contro un'istituzione scolastica va severamente condannato - scrive Fedeli - A pesare non è tanto il danno, quanto il gesto. Una manifestazione di violenza che non possiamo accettare perché colpisce la scuola, che è luogo di educazione alla pace e ai valori della convivenza civile".
La frase che ha scatenato polemiche è contenuta nella introduzione della scheda di autovalutazione dell'istituto dove si legge: "Il contesto socio-economico e culturale complessivamente di medio-alto livello e l'assenza di gruppi di studenti con caratteristiche particolari dal punto di vista culturale (come ad esempio nomadi o studenti di zone particolarmente svantaggiate) costituiscono un background favorevole alla collaborazione e al dialogo tra scuola e famiglia, nonché all'analisi delle specifiche esigenze formative nell'ottica di una didattica davvero personalizzata".
La preside Mariaurelia Viotti aveva invitato tutti a "leggere l'espressione per intero" perché "evidenzia l'importanza di un confronto tra culture" sottolineando che si era trattato "solo di un equivoco" e che nella stessa scheda "è scritto anche che la scarsità di studenti stranieri limita la possibilità di un più ampio confronto culturale all'interno dei gruppi-classe" L'istituto genovese ha formato negli anni molti personaggi della cultura e della politica come l'attore Paolo Villaggio, il critico cinematografico Gian Luigi Rondi, Luigi Tenco, Massimo D'Alema e Domenico Fisichella, Paolo Fresco, Paolo Emilio Taviani, Alfredo Biondi.
"Occorre abbassare i toni perché rischiamo danni gravi. Il lancio della pietra potrebbe essere solo l'inizio - dice la preside - Siamo vittime di un fraintendimento, un equivoco che tutti possono comprendere leggendo le 95 pagine di autovalutazione da cui emerge in modo chiaro come noi auspichiamo la presenza di un maggiore numero di studenti stranieri perché consapevoli che altre culture arricchiscono la formazione dei nostri studenti. Invece sono state estrapolate poche frasi dal contesto del documento. Se dovessi riscriverlo? Sarei meno ingenua e non mi limiterei a rispondere alle domande del Miur che possono indurre equivoci. In tutti i classici ci sono pochi stranieri a causa del greco e del latino. Ma non accetto che si definisca il D'Oria fascista o razzista. E neppure io lo sono".
"Conosciamo bene il lavoro che la comunità educante del D'Oria sta portando avanti e la cronaca di questi giorni non le rende merito. Se ci sono stati scivoloni, linguaggi inopportuni o scelte lessicali discutibili all'interno di contesti come quello del Rapporto di autovalutazione, questi - afferma la ministra - saranno chiariti nelle sedi opportune, all'interno dell'amministrazione, seguendo prassi consolidate che mettono al centro, in primo luogo, il benessere delle ragazze e dei ragazzi, il loro diritto ad avere pari opportunità educative. Ma - aggiunge Valeria Fedeli - vanno subito abbassati i toni. No al clima d'odio, che può portare a episodi come quello avvenuto stanotte".
Il sindaco di Genova Marco Bucci ha espresso "alla preside del liceo D'Oria, ai docenti e agli alunni la mia solidarietà, quella della civica amministrazione e della cittadinanza genovese" con un post su Facebook, commentando l'episodio avvenuto la scorsa notte a Genova. Il sindaco ha espresso "tristezza" e "apprensione" per "l'episodio di violenza e di vandalismo perpetrato la scorsa notte contro il liceo D'Oria, uno dei fiori all'occhiello per quanto riguarda la formazione scolastica nella nostra città. Un istituto che mi è particolarmente caro, avendolo frequentato io stesso".
"Mi auguro che i responsabili vengano individuati al più presto. In ogni caso la preside sarà stata sicuramente fraintesa. E' una docente tra le migliori, molto all'avanguardia e con una mentalità molto aperta". Lo ha detto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi. "Da ex studente di quel liceo - ha continuato Cozzi - posso dire che in quella scuola non è mai stata fatta alcuna disparità, anzi. Era frequentata da ogni tipo di studente e i professori non hanno mai fatto discriminazioni. Era ed è tutt'ora uno dei licei più tosti e di livello. La preside - ha concluso il capo dei pm genovesi - è una professoressa all'avanguardia, attenta a tutte le problematiche sociali. Ha organizzato eventi e incontri per affrontare le problematiche sociali: mercoledì per esempio saremo al D'Oria con alcuni magistrati e forze dell'ordine per parlare della violenza di genere".
cronaca
Pietrate al portone del liceo D'Oria, la ministra Fedeli: "No alla violenza"
Degenera la polemica sulla 'pubblicità classista'
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