cultura

Diretto dal regista russo Konstantin Bogomolov
2 minuti e 55 secondi di lettura
Martedì 6 marzo alle ore 20.30 al Teatro della Corte debutta “Delitto e Castigo”, di Fedor Dostoevskij, diretto dal regista russo Konstantin Bogomolov.

Lo spettacolo prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione è interpretato da un cast interamente italiano composta da Anna Amadori, Marco Cacciola, Diana Höbel, Margherita Laterza, Leonardo Lidi, Paolo Musio, Renata Palminiello, Enzo Vetrano.
La scena e i costumi sono di Larisa Lomakina, le luci sono di Tommaso Checcucci.                                                   


La versione italiana è curata da Emanuela Guercetti.
Konstantin Bogomolov, quarantatreenne regista russo dallo stile irriverente, provocatorio e spiazzante, è tra le voci più lucide ed originali della sua patria.  Vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali e autore di spettacoli presentati nei più importanti festival e teatri europei, non è nuovo ad adattamenti teatrali di Dostoevskij (“I fratelli Karamazov” e “L’idiota” sono i suoi precedenti lavori). Bogomolov affronta questo romanzo allontanandosi dalle influenze formali di ambientazione russa e attualizzando la vicenda. Nella sua versione di “DELITTO E CASTIGO” il protagonista non è più un giovane intellettuale incapace di adeguarsi alle regole imposte dalla società russa ottocentesca, bensì un immigrato africano, indolente e privo di qualsiasi ideologia, che si macchia dell’assassinio non di una vecchia usuraia ma di una donna bianca e di sua figlia. La sorella di Raskol’nikov fa la governante in una famiglia molto agiata; Sonja è, anche qui, una prostituta che cerca di persuadere il protagonista a convertirsi al cristianesimo; un poliziotto è un appassionato lettore di Nietzsche, con evidente riferimento al nichilismo che contraddistingue azioni e pensiero del protagonista.                                                                                    
«Portare in scena “DELITTO E CASTIGO” – afferma il regista -  significa cercare il modo di rapportarsi ad un materiale fortemente arcaico e scoprire come padroneggiare l’inattualità del tema trattato.                     

Il dubbio se sia giusto o meno uccidere non è più un argomento così attuale; ciò probabilmente dipende dal modo in cui la nostra società si sta evolvendo. E’ importante quindi dare nuova linfa a queste domande. Al tempo stesso però ho voluto rispettare la grande ironia che caratterizza Dostoevskij». 

“DELITTO E CASTIGO” è in scena al Teatro della Corte da martedì 6 a domenica 11 marzo.                            

Dal martedì al sabato alle ore 20.30. Domenica ore 16. La recita del giovedì inizia alle 19.30.