"Considerato che l'opera è a un quinto della realizzazione - ha detto Salvatore - ci sono ancora i margini per fermare lo scempio e soprattutto per lavorare in modo tale che le merci vadano davvero più veloci, siano conferite in maggior numero e che la capacità di trasporto delle altre linee ferroviarie sia aumentato".
Salvatore precisa che il Movimento non è contrario a tutte le grandi infrastrutture. "In realtà - ha detto - ci sono delle altre opere utili che invece riteniamo che debbano essere fatte come il raddoppio della ferrovia a ponente, la Pontremolese, il tunnel della Val Fontanabuona. Insomma noi non siamo assolutamente contrari alle opere quando sono necessarie e utili per aumentare il benessere dei cittadini e del territorio".
E dopo le parole di Alice Salvatore immediata è arrivata la risposta del presidente della Regione Giovanni Toti: "Sarebbe assurdo fermare delle opere che sono già cominciate perché sono già finanziate, e questo vorrebbe dire perdere miliardi di euro degli italiani, e perché da quelle opere, da quei binari e da quelle gallerie passa un pezzo dello sviluppo del nostro Paese".
Il presidente Toti poi prosegue: "Forse non tutti sanno, e certamente non lo sanno i grillini che il sistema portuale della Liguria è il primo sistema d'Italia e ha superato anche Gioia Tauro e che quello di Genova, in particolare, sta crescendo di oltre il 12% l'anno e per talune merci il 15%, che è il primo sistema di alimentazione dei nostri mercati e che, con i tunnel della Svizzera, ci auguriamo possa essere presto primo sistema portuale anche del Sud dell'Europa, e che è indispensabile che si completino i corridoi europei. Mi chiedo se, quando si parla, si sa che cosa si dice. La ragione per cui temo che il voto grillino sia più colpa dei partiti tradizionali che non della propria capacità politica - conclude Toti - è dato proprio da queste loro ricette".
Secondo il segretraio Cisl "il fatto che ci siano state inchieste e arresti, che la cattiva gestione dei lavori abbia portato la magistratura a indagare, non significa che l'opera sia inutile. Serve il massimo rigore sul tema della legalità, ma questo non deve diventare un alibi per non fare le cose. I lavoratori sono comunque vittime, da qualsiasi parte la si guardi, e di questo non si può non tener conto", sottolinea ancora Maestripieri. "Serve maggiore controllo, norme che evitino casi di corruzione, c'è bisogno di un nuovo modo di progettare le opere perché non impattino sul territorio più di quanto strettamente necessario, rispettandone gli abitanti. Ma fermare quanto già realizzato non sarebbe positivo per nessuno"., osserva Maestripieri sollecitando a non buttare "via il bambino con l'acqua sporca". "Non sprechiamo il lavoro degli operai, non mettiamo a rischio il futuro delle imprese che beneficerebbero dell'opera finita, incluse quelle che lavorano nel turismo, alla luce del fatto che il Terzo valico dovrebbe diventare anche una linea passeggeri", conclude il segretario Cisl Liguria Maestripieri.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità