cronaca

1 minuto e 10 secondi di lettura
 Quattro richieste di condanna sono state formulate oggi davanti al gup Paolo Luppi del tribunale di Imperia al processo con rito abbreviato sulle presunte violenze ai degenti del 'Cicalotto' di Pornassio, struttura per anziani gestita dall'Asl in convenzione con la cooperativa 'Il Faggio'.


La vicenda risale al periodo tra il 2014 e il 2016. Nove, in totale, gli imputati: tre accusati di peculato, tre di omessa vigilanza e altrettanti di maltrattamenti a danni dei pazienti psichici ospitati nella struttura. Il pm Antonella Politi ha chiesto 2 anni e 2 mesi per Vjollca Ferathi, operatrice socio sanitaria albanese, accusata di maltrattamenti, 1 anno e 6 mesi per Jacopo Pisaturo, direttore sanitario accusato di omessa vigilanza, 1 anno per Barbara Canestro, ex coordinatrice e 1 anno per Alessandra Capozza, 47 anni, suo successore.


Il processo è stato aggiornato al prossimo 6 luglio per la decisione. Nel corso della precedente udienza erano stati chiesti e accordati tre patteggiamenti nei confronti di Massimo Deperi, operatore socio sanitario di Pornassio, ex consigliere comunale, licenziato dalla struttura (2 anni e 8 mesi), Elena Stoica, 45 anni, infermiera romena, sospesa per dodici mesi (2 anni) e Daniela Arranga (4 mesi), 58 anni, operatrice socio sanitaria. Deperi e Stoica sono accusati di maltrattamenti e insulti nei confronti degli ospiti della struttura. Restano ancora da discutere due richieste di messa alla prova nei confronti di Barbara Armonti di Borghetto d'Arroscia e Gleda Aschero, di Cosio d'Arroscia, entrambe accusate di peculato per essersi impossessate di farmaci e materiali vari.