Due dei 45 immobili nel centro storico genovese confiscati nel 2017 alla famiglia Canfarotta nell'ambito di una maxi inchiesta contro la criminalità organizzata sono stati assegnati in concessione gratuita dal Comune di Genova a due realtà attive nel sociale.
I due fondi, in vico Canneto il Curto 25 rosso e in vico Delle Vigne 10 rosso, andranno rispettivamente all'associazione Pas à Pas, che si occupa di insegnare italiano e altre lingue straniere a immigrati e richiedenti asilo e alla parrocchia di Santa Maria delle Vigne, retta da Don Niccolò Anselmi, che realizzerà un laboratorio di restauro per il quartiere.
Si tratta di piccoli locali, circa 10 metri quadri ciascuno, ma rappresentano simbolicamente la restituzione alla comunità di beni utilizzati da organizzazioni criminali.
I risultati della selezione tramite bando pubblico sono stati resi noti venerdì scorso. Al bando, pubblicato all'inizio di maggio, avevano partecipato, oltre alle due associazioni vincitrici, altre sei realtà escluse o finite più in basso in graduatoria per vizi di forma nella presentazione delle domande o per progetti considerati meno meritevoli dalla commissione comunale giudicatrice.
Dopo la confisca alcuni immobili erano entrati a far parte del patrimonio del Comune di Genova. I locali saranno assegnati per un periodo di quattro anni.
cronaca
Beni confiscati alla mafia, assegnati i primi due locali nel centro storico
Ecco come verranno impiegati
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