Assicurare lavoro alle aziende edili presenti sul territorio e alla mano d'opera locale con particolare riferimento ai lavoratori svantaggiati e alle imprese oggetto dell'interferenza della Gronda autostradale. E' quanto si prefigge l'intesa approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone per tutelare l'occupazione del territorio.
Questa intesa che verrà siglata nei prossimi giorni alla presenza dei vertici di Autostrade e dei sindacati si prefigge in particolare di trovare una collocazione ai lavoratori ex dipendenti della Falegnameria Voltrese, in corso di liquidazione, nei cantieri delle opere della Gronda di Genova. L'intesa arriva dopo l'attuazione di quanto previsto dalla legge dei Programmi regionali di intervento strategico (Pris) per garantire l'adozione di misure per la sostenibilità delle grandi opere e risolvere le problematiche delle popolazioni e dei territori coinvolti dalla realizzazione dell'infrastruttura.
A seguito dell'attività del comitato regionale del Pris sono stati predisposti gli elenchi delle unità abitative e delle attività economico-produttive interferite dall'opera autostradale per ricollocare i soggetti sottoposti a esproprio. Ammontano a 99 le abitazioni coinvolte dal passaggio della Gronda e a 35 le attività economiche. Per quanto riguarda i residenti grazie al Pris sono già stati sottoscritti gli accordi che prevedono un indennizzo di 45 mila euro oltre al valore dell'immobile mentre per le le attività economiche è in corso la sottoscrizione degli accordi.
Ogni azienda verrà riconosciuto un indennizzo calcolato sull'entità e sulla tipologia della lavorazione che svolgono, a patto di mantenere la continuità produttiva e occupazionale sul territorio regionale. Costituisce eccezione la falegnameria Voltrese che non può più garantire continuità produttiva per la crisi economica.
"Con questa intesa - spiega Giampedrone - vogliamo dare una risposta anche alla crisi congiunturale che provoca in Liguria chiusure e licenziamenti e che ha generato non poche problematiche ai soggetti che svolgono attività economiche sul territorio. Contestualmente, stiamo valutando l'inserimento di questa norma sulla ricollocazione dei lavoratori delle aziende interferite all'interno del Pris".
"Con questo accordo si conferma l'impegno di tutte le parti non solo a generare nuova occupazione sul territorio ma a non disperdere il lavoro e le professionalità presenti come nel caso della Falegnameria Voltrese - ha detto Fabio Marante segretario regionale Fillea Cgil - Si tratta di un importante atto che, unitariamente, come organizzazioni sindacali di categoria, monitoreremo, auspicando che già dai prossimi giorni i lavoratori possano essere ricollocati".
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Gronda, intesa sulle ditte dei lavori: priorità a quelle liguri
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