salute e medicina

Il prof. Santini sulla possibilità di fare i trapianti a Genova: "Mai dire mai"
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Per la prima volta in Liguria e a Genova al Policlinico San Martino è stato impiantato un nuovo tipo di ‘cuore artificiale’ su una paziente genovese di 62 anni. L'intervento è stato effettuato una settimana fa dal prof. Francesco Santini direttore della Cardiochirurgia del Policlinico.


Si tratta di una apparecchiatura di ultima generazione (tecnicamente si parla di VAD - dispositivo di assistenza ventricolare) costituita essenzialmente da una turbina collegata da un lato all’apice del ventricolo sinistro dall’altro mediante una apposita cannula all’aorta, in grado di sostenere l’attività del cuore.

"Tale apparecchiatura miniaturizzata, altamente tecnologica, alimentata da batterie esterne - spiega il prof. Santini - è in grado di garantire ai pazienti una buona qualità di vita, rappresentando talvolta l’unica opzione in quei casi in cui il trapianto cardiaco sia controindicato o in quelli in cui un donatore non sia disponibile in tempo utile alla sopravvivenza del paziente in scompenso cardiaco avanzato".

Ora quindi i pazienti liguri per cui il 'cuore artificiale' è l'unica possibilità non dovranno più andare fuori regione.

"Il programma di 'assistenza meccanica' al circolo - racconta il prof. Santini - è iniziato presso la Cardiochirurgia del Policlinico da circa due anni. All’inizio, pazienti in scompenso cardiaco acuto, sono stati supportati presso il Centro con un sistema di assistenza meccanica al circolo temporanea (ECMO veno-arterioso). Per l’impossibilità, allora, di impiantare un sistema di assistenza definitivo (VAD), gli stessi, grazie ad un accordo con la Cardiochirurgia delle Molinette di Torino diretta dal Prof. Mauro Rinaldi, sono stati lì trasferiti in elicottero, dove in equipe congiunta sono stati sottoposti con successo, in sei casi all’impianto del VAD, in un caso a trapianto cardiaco.
Questa esperienza ha quindi sottolineato l’esigenza di implementare il programma di 'assistenza meccanica' al circolo presso la Cardiochirurgia del Policlinico San Martino dove finalmente, grazie alla sensibilità di Alisa, della Direzione, e ad una stretta competente collaborazione tra cardiochirurghi, cardioanestesisti e cardiologi, il programma è diventato infine una realtà".

La signora Oriana, genovese di 62 anni, è ancora ricoverata in una stanza della terapia intensiva della cardiochirurgia ma tra un paio di giorni sarà trasferita in reparto. "Qualche giorno di ricovero e poi potrà tornare a casa" spiega il prof. Santini.

Prossimo step il trapianto di cuore? Il prof. Santini sorride: "Tecnicamente siamo pronti...mai dire mai". La signora Oriana ascolta sorride e dice: "Potrei essere io la prima?"