economia

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 All'indomani del decreto del governo per il salvataggio in Carige, varato in serata al termine di una serie di incontri dei tre commissari della banca a Roma, Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener incontrano a Genova i sindacati.


L'appuntamento è in agenda nella sede dell'istituto a Genova e sul tavolo ci sono le prospettive di Carige e quelle dei 4.200 dipendenti. Per 490 di loro è già stato concordato un piano di uscite entro dicembre di quest'anno. Ieri il governo ha predisposto un piano di salvataggio con ricapitalizzazione e garanzie sui bond.

Intanto Carige avvia una due diligence sugli Npe (Non performing exposure) della Banca, che sarà condotta da primari operatori del settore con l'obiettivo di una ulteriore drastica riduzione, che segue quella di oltre 1,5 miliardi appena effettuata. L'idea è di includere nel piano industriale una percentuale dei Npe compresa tra il 5% e il 10% del totale dei crediti, al di sotto del valore medio di sistema. La banca punta a ridurre il peso degli crediti deteriorati senza impatti significativi sui ratio patrimoniali. I tre commissari di Carige inoltre "sono in procinto di chiedere l'attivazione della garanzia statale sulla emissione di obbligazioni". 


LA COMMISSIONE UE

La Commissione Ue "prende nota dell'adozione del decreto" su Banca Carige ed "è in contatto con le autorità italiane, pronta a discutere con loro della disponibilità di strumenti, sempre nel quadro degli strumenti europei": così il portavoce del presidente della Commissione Jean Claude Juncker risponde a chi gli chiede un commento sul decreto approvato ieri dal Cdm a sostegno di Carige.