cronaca

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In viaggio nella neve a due metri dal mare. Nel levante genovese e’ subito la resa del traffico. Da Quarto fino a Sturla a passo d’uomo. Auto in panne, decine di persone ad attendere un autobus, peraltro imbottigliato tra le auto, nei pressi del Gaslini.


Il tappo lo fa la salita che porta in via Caprera. Mezz’ora per fare cento metri, altri venti per arrivare in cima a via Cavallotti. Lì c’è un pullman dell’Atp vuoto fermo vicino al marciapiede, venti centimetri dieto uno dell’Amt. Disagi, clacson, gomme che scivolano e odore di frizione bruciata. Mezzo grado dice un termometro fuori da una farmacia. Samo partito alle 15,15 da Quinto, sono le 16 e siamo in corso Italia. Roba da cartiolina verso il centro, neve sulle palme, selfie a go go, ma dall’altra parte della careggiata la colonna arriva quasi a Punta Vagno. Si procede a tentoni.

Sopraelevata percorribile e piu’ avanti il tunnel delle Casacce fa prendere velocità. Ma in Piazza Covetto è la paralisi. Tutti fermi anche in via Santi Giacomo e Filippo, mentre via Serra sembra una pista da bob. Un’ora e mezza per arrivare in centro, la nevicata cosi’ romantica ha sorpreso tutti e Genova si blocca.