cronaca

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 Inizierà nel pomeriggio di domani, giovedì 7 febbraio, il primo taglio sul lato ovest del moncone di ponte Morandi. I primi 40 metri della trave Gerber verranno giù nella giornata successiva, quella di venerdì 8, così come più volte ribadito dal commissario alla ricostruzione Marco Bucci.


Per il taglio verrà usata la tecnica degli strand jack, i martinetti idraulici che hanno il compito di sollevare e poi portare a terra la sezione di ponte. Per compiere l'operazione ci vorranno tra le sette e le otto ore di lavoro. si tratta infatti di un'operazione molto lenta e che che necessità della massima cautela da parte dei tecnici specializzati delle ditte incaricate. Una volta sollevata la 'fetta' di ponte, questa verrà spostata lateralmente e infine appoggiata a terra.

Una volta a terra la porzione del ponte sarà sezionato, tagliato e caricato sopra un camion e materialmente demolito altrove. Resterà dunque in piedi la pila 8, quella più estrema del moncone ovest del ponte crollato lo scorso 14 agosto. Tra le ipotesi per l'abbattimento di quella anche l'utilizzo delle microcariche esplosive, così come previsto per il lato Est, quello cioè dove si trovano le abitazioni.


L’intero procedimento verrà poi ripetuto altre volte sino alla completa demolizione del viadotto. Dalla data del 15 dicembre, giorno di apertura ufficiale del cantiere, ad oggi sono state 'sgomberate' circa 3mila tonnellate di materiale. Si tratta di tutte le strutture che si trovavano al di sotto del ponte e che costruivano ostacolo al procedere dei lavori. Secondo i tempi previsti dal commissario Bucci entro il 31 marzo si dovrà iniziare il lavoro di ricostruzione del ponte.


Questo però come spiegato dallo stesso primo cittadino di Genova non vuol dire che per quel giorno sarà completata la fase di demolizione, ma si procederà contestualmente alle due fasi. Entro i primi giorni di marzo il commissario Bucci ha annunciato che verrà aperta al traffico anche via Fillak. A quel punto sarà possibile arrivare alla gestione di quattro arterie capaci di creare un collegamento tra la Val Polcevera e il centro città. Probabile che si arrivi, da capire ancora se solo durante le fasi più delicate o di continuo, alla chiusura di due delle quattro strade alla volta. Nelle prossime ore il comune dovrebbe fare il punto sul piano viabilità.