cronaca

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 La nuova udienza è fissata per il 15 febbraio perché la traduzione della perizia del laboratorio di Zurigo dal tedesco non è avvenuta alla presenza di un consulente di una delle parti coinvolte. E tutto questo inciderà ancora sui tempi. Ma entrando nel contenuto della perizia sulle parti di ponte analizzate ecco le conferme: il ponte, scrivono testualmente i tecnici, era soggetto ad un "processo di degrado in atto da molto tempo" con i tiranti in anima in acciaio fortemente deteriorati in alcuni casi con fili corrosi.


Nella perizia si cita poi l'esame definito di 'flessione a mano'. I tecnici a questo proposito fanno notare che dopo l'esame' il campione si è rotto improvvisamente, la rottura è stata accompagnata da un nitido rumore di spaccatura'. Esiti inequivocabili in vista di una perizia del tribunale che però rischia di arrivare solo ad inizio estate. Il gip ha concesso infatti altri 60 giorni di proroga ai suoi consulenti per rispondere ad una serie di quesiti. La nuova udienza è fissata l'8 aprile.


Il moncone est, quello verso Genova, dovrà essere sottoposto ad una serie di test e misurazioni anche sul ponte prima della sua demolizione. Scatterà dunque la bonifica dall'amianto e quindi la demolizione con l'esplosivo. L'ultima pila secondo i periti potrebbe andare giù a fine maggio. Ma i tempi da rispettare sono davvero molto stretti.